Djokovic: “Milan, ora la Champions”

Si era incontrato a Dubai a dicembre con i rossoneri, confermando la sua reale fede per i colori del Diavolo: allora dichiarò che lui aveva le stesse probabilità di aggiudicarsi Wimbledon come il Milan di vincere il suo diciottesimo tricolore. A distanza di sette mesi, tutto si è realizzato: gli uomini di Allegri hanno conquistato lo scudetto il 7 maggio all’Olimpico di Roma, Novak Djokovic è diventato re di Wimbledon il 3 luglio battendo Rafa Nadal e raggiungendo la vetta della classifica ATP.

Da ieri, infatti, “Nole” è ufficialmente leader con 13.285 punti, davanti a Nadal a quota 11.270 e a Federer, distante a 9.230 punti. Un sogno frutto di tanto lavoro, di tanta costanza e coronato da una prestazione maiuscola sul centrale dell’All England Club. Tre set a uno, con un parziale di 2-0 per effetto dei primi due set terminati 6-4, 6-1. Poi il ritorno dello spagnolo, che conquista il terzo set per 6 game a 1, ma ferma lì la sua rincorsa: è, infatti, Djokovic con un perentorio 6-3 a chiudere i discorsi in poco meno di due ore e mezzo.

Obiettivi raggiunti, dunque, per lui e per il Milan. Portò benissimo quell’ormai leggendario incontro con Ibrahimovic a cavallo tra il 2010 e il 2011, tanto da augurarsi, Re Nole, che l’incontro avvenga di nuovo. Ma è ora di fissare nuovi importanti e ambiziosi traguardi: “Dobbiamo ripetere un incontro con Ibra e il Milan – spiega ad aftonbladet.se perchè ho voglia di replicare i miei successi e il Milan deve vincere la Champions League. Questo è il mio augurio!“. E noi, beh, non possiamo che accodarci.

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