Juve, buona la seconda: battuto il Club America

Passo in avanti per la Juve di Conte, che batte 1-0 i messicani del Club America nella seconda gara della tourneè nord-americana. Si gioca a New York davanti a 40.000 spettatori, molti dei quali italiani trapiantati negli States. Gara non priva di insidie, in quanto i messicani, oltre ad essere la squadra più titolata del loro paese (14 scudetti), possono contare su una migliore condizione fisica, avendo iniziato domenica scorsa (con vittoria) il campionato. A rendere ancor più ostico l’impegno è la location: si gioca nella casa dei NY Mets, con il campo da baseball parzialmente ricoperto di erba artificiale, con conseguente dislivello su una buona porzione di campo.
Rispetto alla sconfitta contro lo Sporting Lisbona, Conte modifica lo schieramento iniziale. Davanti a Buffon, a far coppia con Chiellini parte Bonucci, mentre De Ceglie prende il posto di Ziegler, con Lichtsteiner confermato a destra. In mezzo al campo non c’è Pazienza ad affiancare Pirlo, bensì Marchisio. Novità anche sulla fascia sinistra, dove esordisce dal primo minuto Pasquato, mentre sulla destra Krasic sembra aver già affrancato il timbro dell’intoccabile. In attacco, il meraviglioso affresco contro lo Sporting fornisce ad Alex Del Piero le chiavi per inventare calcio a supporto di Matri.

LA CRONACA: I messicani pressano molto, ma subiscono da subito le fiammate di un ispiratissimo Krasic. Al 13′ il serbo ruba palla a metà campo, tocco per Del Piero che smista per Matri, il cui sinistro in area da posizione defilata termina a lato non di molto. Funziona bene la catena di destra con la costante spinta di Lichtsteiner, più timida la fascia opposta, dove la coppia De Ceglie-Pasquato pare (comprensibilmente) meno rodata. Al 25′ Matri strappa applausi con un’acrobazia dal dischetto, girando a volo spalle alla porta un centro velenoso di Lichtsteiner, e mancando il gol per questione di centimetri. Passano cinque minuti e un violento nubifragio costringe l’arbitro alla sospensione della gara, con una pausa forzata di quasi tre quarti d’ora.
Si riprende al piccolo trotto, ma al 40‘ la Juve trova il gol-vittoria: il portiere messicano Navarrete smanaccia malamente un cross morbido di Lichtsteiner, sulla respinta è Pasquato a pescare l’incrocio dei pali con una splendida girata di destro. Si va al “vero” intervallo con la squadra di Conte in meritato vantaggio, non prima però di un brivido costruito dal rapido Benitez, che sfugge in velocità a Lichtsteiner costringendo Buffon alla prima vera parata della sua gara.


Il secondo tempo parte ancora all’insegna di Pasquato, che al 2′ converge in area da sinistra scaricando un tiro potente ma centrale, facile per Rosales, subentrato a Navarrete. A questo punto il Club America prova a spingere con più convinzione, anche se il brivido più grosso ai suoi lo regala al 20′ Buffon, che rischia di combinarla grossa concedendosi un dribbling in area piccola. Da qui inizia il miglior momento dei messicani, che nei dieci minuti seguenti creano un paio di pericolose mischie in area juventina. Conte non aveva operato fin qui sostituzioni, spezza quindi il break del team di Città del Messico con una massiccia rotazione; dell’undici di partenza restano in campo Buffon, Lichsteiner, Chiellini, Marchisio e Pasquato, ai quali si aggiungono Ziegler e Barzagli in difesa, Pazienza con Immobile largo a destra a metà campo, e la coppia Toni-Quagliarella in attacco. La Juve controlla, e a 2′ dalla fine sfiora il 2-0 in contropiede: l’eroe di giornata Pasquato, pochi istanti prima di lasciare il posto a Giandonato, pennella sul destro di Immobile una palla ghiottissima, ma il giovane bianconero cicca malamente la battuta al volo da buona posizione. Finisce 1-0, e la Vecchia Signora lascia lo stadio dei Mets con due positive certezze: la prima è che l’asse Lichtsteiner-Krasic potrà mettere in crisi molti avversari; la seconda, sicuramente meno pronosticabile alla vigilia, è che Christian Pasquato ha i numeri per giocarsi le sue carte nella società che lo ha lanciato tra i professionisti.

Emilio Ripari

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