AAA, gemello di Thiago Silva cercasi

Con l’ormai scontato arrivo di Alberto Aquilani, il mercato rossonero non può e non deve considerarsi chiuso. Servirebbero infatti un vice Ibra, un incontrista e, soprattutto, un difensore centrale. In merito, la dirigenza ci sta lavorando. Il nome nuovo è quello di Lugano che, se arrivasse, sarebbe utilissimo. Le amichevoli pre season ci hanno infatti fatto comprendere che, in rosa, bisogna disporre di almeno sei centrali. Thiago Silva è il migliore al mondo. Ma tolto lui, regna l’incertezza.

Nesta ha ancora una grandissima intelligenza tattica e un eccellente senso della posizione, ma l’età gli ha fatto perdere forza fisica e gli infortuni sono sempre dietro l’angolo, ogni partita è buona per chiudere la sua carriera. Mexes è un buon difensore, fatto sta che rientrerà a fine settembre e va ricordato che questa sarà la sua prima stagione in rossonero, sperando non ripeta follie stile Roma. Ergo, Mexes è un’incognita. Incognita è anche Mario Yepes, superlativo lo scorso anno, che, per via della Copa America e dei suoi 35 anni, deve fare i conti con una condizione fisica arretrata e con il rischio di non ripetersi.

E’ già capitato infatti che, partendo con aspettative bassissime, nella prima annata, alcuni giocatori emersi tardi abbiano reso più del previsto ma, successivamente, si siano totalmente sgonfiati. Arriviamo poi a Bonera, utile se in piena forma, ma  logoro per via di numerosissimi stop. Se il “Bonny” avesse avuto meno problemi fisici, forse, avrebbe potuto  ritagliarsi un ruolo da protagonista. Peccato non sia così: gli infortuni gli hanno rovinato la carriera e Daniele deve accontentarsi di giocare un massimo di dieci partite all’anno. Non teniamo poi conto di Rodrigo Ely, tanto promettente quanto acerbo. Resterà con la Primavera, verrà preso in considerazione solo in caso di emergenza.

Alla luce di questo recap, o bollettino che dir si voglia, urge un difensore centrale. Lugano sarebbe l’ideale: low cost, forte fisicamente e nel gioco aereo, dotato di discreta velocità e abbastanza intelligente tatticamente. Non serve un fenomeno, basta un giocatore utile, in grado di ben figurare nel ruolo più delicato.  I sette gol subiti dal Milan in cinque partite non sono un dato indicativo, visto che, se analizzassimo le dinamiche, capiremmo che sono in grandissima parte dovuti ad errori dei singoli.

La maggiore proccupazione è in ottica futura, quando non si potrà più sbagliare. Per non andare incontro a disperate emergenze, è necessario un innesto in tutti i reparti, specie in difesa. I vertici rossoneri lo sanno e, durante questa settimana, cercheranno di mettere a segno importanti colpi. Si virerà su giocatori non fenomenali, ma comunque in grado di fare il loro. Per la serie, melius abundare quam deficere. O meglio abbondare che trovarsi alla canna del gas.

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