Ambro: tra la Champions, Max e… Calderoli

Il nostro capitano, Massimo Ambrosini, si è concesso a La Gazzetta dello Sport. Dopo avere affermato che le più insidiose pretendenti al titolo in Italia sono Inter, Juventus e Napoli, Ambro ha così parlato del mercato: “Pirlo è insostituibile per carattere e personalità, ma è insensato fare dei paragoni. Aquilani ci sarà utile perché ha caratteristiche diverse rispetto agli altri centrocampisti. Alla Juve ha trovato continuità ed integrità fisica, non capisco perché da noi non dovrebbe far bene. Il ritorno di Kakà è un’ipotesi più affascinante che probabile“.

E a proposito di cosa preferirebbe vincere tra Campionato e Champions: “La seconda stella è importante, però a livello di fascino la Champions non ha paragoni. Ho sempre sognato da capitano di alzare il trofeo più importante“. Arriva poi un elogio a Massimiliano Allegri: “Allegri, come i grandi Capello, Sacchi e Ancelotti ci ha dato un’identità e la consapevolezza della nostra forza. E’ la cosa più importante, quello che serve per fare il salto di qualità. E poi gli piace giocare bene a calcio, cosa che non guasta“.

Ecco infine una dura risposta a Calderoli, a proposito del contributo di solidarietà, uno dei motivi che porterà probabilmente l’Aic alla decisione di scioperare: “Sono stati attacchi fastidiosi e ingiustificati, perché nessuno di noi aveva detto di non volere pagare. Ormai è diventata un’abitudine in Italia attaccare la nostra categoria, ma non è giusto gettare fango su di noi in maniera gratuita. Non accetto lezioni di moralità da Beretta e Calderoli. Noi non abbiamo mai detto nulla, c’è disponibilità ad affrontare la questione in maniera serena, però c’è qualcuno che cerca di sviare l’attenzione su altro e che punta a cavalcare l’onda. Quelli che parlano di calciatori viziati poi sono i primi ad alzare il telefono per chiedere i biglietti“.

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