Sogno di una notte di mezza estate…

Esterno sinistro e difensore centrale, tasselli che ancora mancano alla Juve di Conte per ritenersi completa in ogni reparto. Soffermiamoci sull’obiettivo che dovrebbe trasformarsi nel pendolino della fascia sinistra, solcando l’erba del nuovo stadio e facendo scattare in piedi il pubblico come fa dalla parte opposta Milos Krasic, quando lancia la palla in avanti per sverniciare il diretto avversario. Per la corsia mancina si sono fatti diversi nomi, alcune proposte pare siano già state avanzate (Elia e Vargas), ma di concreto ancora non s’è visto nulla. A questo punto, se dobbiamo rimanere sul fronte delle semplici voci che potrebbero (chissà) divenire realtà, perché non rivolgere l’attenzione verso un elemento che la Juve l’ha scardinata nel primo test serio della stagione? La partita in questione è stata l’esordio degli uomini di Conte nel continente americano, per chi avesse la memoria corta si parla del match contro lo Sporting Lisbona. Riguardo al giocatore, basti far presente che da solo in mezz’ora creò un solco irrecuperabile per i bianconeri siglando una doppietta, impreziosendo con serpentine ed accelerazioni una prestazione gia di per sé sopra le righe. Il fromboliere di nome fa Yannick Djalò, è nato in Guinea Bissau ma ha passaporto portoghese, tant’è che con la selezione rosso-verde ha fatto tutta la trafila dall’Under 19 alla “A” allenata da Paulo Bento, tecnico che nel 2006 lo fece esordire in prima squadra con lo Sporting. Lo spunto palla al piede fuori dal comune unito alla notevole velocità, fanno del 25enne non solo una delizia per l’esigente pubblico del “Josè Alvalade” di Lisbona, ma anche un elemento che potrebbe far comodo a molti club, e qui nasce il vero problema per la Juve. Le caratteristiche del giocatore, la sua duttilità (può giocare a sinistra sia con il 4-2-4 di Conte sia in un 4-3-3), oltre al costo non certo inarrivabile (valutazione 5 milioni e spiccioli), l’hanno reso negli ultimi tempi appetibile per numerosi club italiani ed europei. Ha pretendenti in mezzo continente (Spagna, Germania, Inghilterra), mentre in Italia la concorrenza si chiama Roma, anche se il probabile arrivo di Nilmar alla corte di Luis Enrique chiuderebbe di fatto la porta a quello di Djalò. Resterà quindi una chimera questo sogno di una notte di mezza estate che in mezz’ora mise a ferro e fuoco la retroguardia bianconera? Chissà, nel frattempo tra i 7 milioni offerti all’Amburgo (che gioca al rialzo) per Elia e le proposte Amauri o Martinez alla Viola per arrivare a Vargas, il classico terzo che gode potrebbe essere proprio Yannick Djalò.


 

Emilio Ripari

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