Lavagna tattica: il Napoli di Mazzarri

Altro giro, altro regalo, altro big match per il Milan. Che l’inizio di stagione rossonero sia a dir poco di fuoco, non è pura retorica. Il Napoli, soprattutto se affrontato al San Paolo, è al momento l’avversario, per quanto concerne la Serie A, più temibile. I partenopei, guidati da un grande allenatore qual è Mazzarri, buon motivatore e ottimo tattico, scenderanno in campo con un ben collaudato 3-4-2-1. Il Napoli gioca un calcio estemamente rapido, cerca sempre di alzare il ritmo della gara e dispone di effettivi dotati di grande spirito di sacrificio.

I nostri avversari sono infatti una squadra corta, tonica e che pratica un pressing asfissiante per tutto il match. Nessun uomo è esente dalla fase difensiva e, nei ripiegamenti, uno dei due trequartisti, Hamsik in primis, tende a scivolare sulla linea mediana, trasformando il modulo in una sorta di 3-5-2. E una volta creatasi superiorità in mezzo al campo, si salvi chi può. Le ripartenze dei tre tenori, Hamsik, Cavani e Lavezzi, sono pericolosissime. Quest’ultimo non dovrebbe essere della partita, è vero, ma la sua defezione non è un buon motivo per rilassarsi. Lo sostituirà Pandev che, essendo più fresco, potrebbe fare altrettanto male.

Il Milan, per evitare che i partenopei impongano il proprio gioco, è chiamato ad impostare la gara in maniera tatticamente perfetta. Per contrastare le discese di Maggio e Dossena, Abate e l’esterno sinistro, Antonini è in vantaggio sui concorrenti, devono stare particolarmente attenti alla fase difensiva. Coprire è la parola d’ordine: solo dopo avere recuperato la sfera, i due potrebbero sporadicamente avanzare. A centrocampo, è bene che i nostri due incontristi, Nocerino e Van Bommel, si spera aiutati da Seedorf, ripetano la prestazione del Camp Nou. E’ necessaria una barriera in mezzo al campo, con i nostri centrocampisti pressoché bloccati che, una volta recuperato il pallone, cerchino di verticalizzare. Proprio queste verticalizzazioni potrebbero essere l’arma vincente.

Il punto debole, o comunque meno forte, del Napoli è infatti la difesa. Le nostre punte, servite con lanci precisi e supportate da un Aquilani che, tornato alle origini, potrà esprimersi al meglio, diventerebbero armi letali. Ergo, vincere la battaglia in mezzo al campo, con il supporto anche dei nostri esterni difensivi, sarà fondamentale. Dopodiché, con la velocità e la concretezza di Pato, unita agli inserimenti di Aquilani, si creeranno svariate occasioni da gol. E se la voglia di fare assalisse pure Cassano…

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