Svedese “al quadro”, Noce in bambola

ABBIATI 6.5 – Ad una grandissima parata in apertura, senza cui la gara avrebbe potuto prendere tutta un’altra piega, si contrappone il solito Christian un po’ incerto, soprattutto sulle palle alte. Forza!

ABATE 6.5 – Una certezza, puntuale nelle chiusure e validissimo sostegno nelle ripartenze orchestrate dal solito Seedorf, da un ordinato Van Bommel e da un Ibrahimovic a tutto campo. Messaggio per Prandelli? Conferma.

Dall’87 DE SCIGLIO sv

NESTA 5.5 – Soffre più di una volta i contropiedi ospiti, risultando meno efficace del compagno Thiago Silva soprattutto nella parte centrale del primo tempo e a risultato acquisito. Bene ha fatto Allegri a risparmiargli il Cesena. Mezzo servizio.

THIAGO SILVA 6 – Gara difficile perché a lunghi periodi di “inattività” susseguono momenti di rapida incisività ceca. Ma dietro, come spesso succede, non sbaglia niente e, in più, si concede qualche lancio millimetrico ai compagni là davanti. Factotum.

ANTONINI 6 – Resta impietoso il confronto col dirimpettaio di destra, sia a livello difensivo che propositivo. Svolge il compito con poche sbavature, conscio di non essere la prima scelta per quel ruolo nonostante non se la veda, certo, con mostri sacri. Scolastico.

Dal 78′ TAIWO sv – Un tiro, tanta grinta, chissà che sia l’alba di un nuovo Taye.

VAN BOMMEL 6.5 – Parte in linea con le ultime, fiacche prestazioni, quindi cresce notevolmente diventando totem della mediana “allegra”. Puntuale, pochi falli (incredibile…), è un affidabile sostegno per Nesta e Thiago nelle ripartenze ceche. Diesel.

NOCERINO 5 – Partiamo dal presupposto che l’ex Palermo gioca perché non ci sono, nell’ordine, Gattuso, Ambrosini e Flamini, ovvero il centrocampo che, prima dell’arrivo di Van Bommel, ha retto il Milan futuro campione d’Italia. Ciò detto, il numero 22 appare spesso spaesato e, di conseguenza, autore di falli più inutili che tattici. Fuor d’acqua.

SEEDORF 7 – Cinque anni di battibecchi con Carlo Ancelotti che chiedeva di ricoprire il vertice sinistro del suo rombo a lui, che si è sempre visto più trequartista o comunque fonte del gioco assieme a Pirlo. Ora Max, dopo l’estate di Mister X, sposta trequartista (fuori ruolo) Emanuelson pur di far giocare il “Professore” mezz’ala sinistra. Risultato? Molta libertà, giocate sublimi e standing ovation all’uscita dal campo. Cocciuto.

Dal 71′ AQUILANI sv – Si segnala per due disimpegni errati e per un tiro velleitario dalla distanza.

EMANUELSON 5.5 – Giocare fuori ruolo non è facile per nessuno, figuriamoci per un giocatore destinato in partenza ad essere una seconda linea e presentato a Milanello come il nuovo terzino sinistro. Ciò detto, uscito Seedorf e recuperata la sua posizione, qualcosa di buono si vede, come un lancio perfetto per Cassano. Germogli.

IBRAHIMOVIC 7.5 – E’ tornato, il re è tornato. E con lui torna la poesia e la concretezza, la forza e la delizia. Giocatore a tutto campo, rischia talvolta di perdersi in preziosismi. Si procura e trasforma il rigore, serve a Cassano un assist al bacio. Allegri può tirare, ora, un fragoroso sospiro di sollievo. Unico.

CASSANO 7 – Ricorda, pur più “in carne”, il primo (ma anche il secondo, il terzo…) Robinho rossonero, tutto movimento e tanti errori sottoporta. La verità è che è costretto ad agire da prima punta pur avendo dimostrato in carriera, soprattutto alla Samp, di essere ben altro. Quindi lode a Fantantonio. Maturo.

All. ALLEGRI 6 – Torna Ibra e di suo deve metterci ben poco. Semmai ha il “merito” di aver rischiato lo svedesone. Peccato (è già la seconda volta) sacrificare Emanuelson sulla trequarti.

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