Ibrahimovic, 30 anni amari

3 ottobre 1981: a Malmo, in Svezia, nasce uno dei campioni più completi degli ultimi tempi: potenza fisica, tiro, velocità, di testa, di piede. Per Zlatan Ibrahimovic non c’è differenza. E’ una macchina creata per il gol, per la vittoria. Non a caso, scorrendo il suo lbvo d’oro, si notano ben 8 scudetti consecutivi vinti tra Olanda, Spagna e Italia. Insomma, cambia la squadra ma Ibra rimane.

28 agosto 2010: Ibrahimovic, dopo un’esperienza forzata in Spagna a Barcellona, decide di tornare in Italia nella squadra più titolata al Mondo, il Milan. E l’imperatoredel mercato, Adriano Galliani, in una magnifica trattativa con gli spagnoli, riesce a portarselo a casa per soli 24 milioni di euro. Da quel momento in poi la storia rossonera incomincia a colorarla lui: prima porta i gol, 21 la scorsa stagione, poi la mentalità del vincente, il culto della vittoria. In un Milan ancora in fase di sperimentazione, si carica la squadra sulle spalle e la porta alla vittoria di un 18esimo scudetto insperato quando goduto fino alla fine, con il gol, per esempio, di Zlatan nel primo derby per l’1-0 finale.

3 ottobre 2011: Ibrahimovic compie 30 anni. Non ha mai dichiarato eterna fedeltà al Milan, ma la sensazione è che questa sia la sua ultima squadra con obbietivi prestigiosi. Anche quest’anno, come lo scorso, Ibra c’è: prima il gol alla Lazio, poi al Viktoria per far capire che lo scudetto ce lo si giocherà ancora contro di lui. Anche ieri sera, nella deludente prova di Torino, Zlatan quando c’era da farsi sentire non si è tirato indietro: proprio come un leader. Per cui, auguri Zlatan, sperando che la storia degli scudetti, come un anno fa, si ripeta.

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