Ricomincia da tre…

Robinho è già a un buon livello, vedremo nei prossimi giorni se potremo averlo a disposizione già contro il Palermo. Seddorf l’anno scorso ha giocato da centrale molto bene a Londra sia in Champions che nell’Emirates Cup. Potrà essere una soluzione e un’alternativa a seconda delle partite che affronteremo. Ibra tornerà con la voglia di riprendere a vincere e per farlo ci vogliono disponibilità e serenità da parte di tutti“.

Ecco le linee guida firmate Massimiliano Allegri, in esclusiva per Milan Channel, dopo la gara con la Primavera di sabato scorso, terminata 6-0, con i gol di Inzaghi, Boateng (che poi si è fatto male, ma si dovrebbe trattare di una semplice contusione), Seedorf ed El Shaarawy. Tre elementi, dunque, tre novità che interessano tre perni dello scudetto 2010/2011. L’aspetto più interessante riguarda senza dubbio il ritorno, finalmente, di Robinho. Indispensabile nello scacchiere “allegro”, ma anche nella contorta mentalità di Zlatan Ibrahimovic.

Già, Ibra: hai voglia ad avere mal di pancia se il lavoro sporco che prima faceva Robinho, ora lo deve fare Cassano. Una Ferrari contro una Red Bull, laddove i tori rossi campioni del mondo, ad oggi, sono ben rappresentati dal brasiliano tutto pepe. Come dire: un conto è fare lo stantuffo attorno a una mina impazzita, un altro è essere costretto a recuperare palloni sopperendo alle lacune “mobili” del genio di Bari Vecchia.

Dulcis in fundo, l’ennesima trasformazione di Seedorf in una posizione rischiosa, che costringerà il 35enne professore ad agire meno liberamente e “tecnicamente” rispetto, tanto per fare un esempio, alla gara col Cesena. Sarà disposto nostro Signore della Champions a sacrificarsi o dobbiamo prepararci ad una sfuriata in stile Livorno-Milan di Ancelottiana memoria? Per chi non se lo ricordasse, quell’anno il buon Carletto venne mandato sonoramente a quel paese. Max, in tal senso, è senza dubbio meno malleabile…

Binho, Ibra e Seedorf: Max, l’istrionico, ricomincia da tre. E la speranza è che la triplice mossa eguagli i risultati di un’altra intuizione, il centrocampo dei mediani, che, nonostante lo scetticismo generale, qualche tempo fa ci ha portati decisamente lontano.

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