Sta tornando tutto alla normalità…

Un Palermino piccolo piccolo, si presenta a San Siro per affrontare il Diavolo, nella partita, la prima dopo la sosta, che rappresenta uno spartiacque significativo di una stagione che da dire ha ancora tutto. I rosanero schierano l’ormai classico 4-4-2 di Mangia, ma è chiaro sin da subito che l’assenza di Balzaretti e la presenza di un Miccoli non in condizione di prender parte ad una gara di campionato, rendono i siciliani un avversario meno temibile di quanto il suo potenziale possa far pensare. L’inesperienza del giovane mister di Cernesco sul Naviglio, che fino a 2 anni fa allenava il Valenzana nella seconda diviosione di Lega Pro, in buona sostanza fa il resto.

Squadra spesso lunga, poco ordinata in fase difensiva, del tutto innocua davanti e con voglia di pressare lasciata sull’isola. Con queste credenziali punti in casa del Milan si fa fatica a farne. Poi se ci metti una sontuosa prestazione di Ibra, allora è più facile intuire come andrà a finire. Il soliloquio dei ragazzi di Allegri risulta parzialmente noioso e futile nella prima mezz’ora, con sussulti più casuali che ricercati, ma pur sempre pericolosi. L’uscita dal campo per infortunio di Thiago Silva scuote la squadra. Improvvisamente tutti si ricordano che la vittoria rappresenta una necessità.

Si alza un filo il volume e da un’apertura splendida di Zlatan, nasce l’1-0 del Noce, servito alla perfezione da Aquilani.
La differenza tra le squadre si acuisce nel secondo tempo quando sempre lo Svedese decide di mandar in porta Robinho, il quale tornato a disposizione, piazza subito il 2-0 che sa tanto di game-set and match. La spinta rossonera non cala e pochi minuti dopo arriva anche il terzo gol firmato da Cassano su assistenza di Abate.

Ibrahimovic e Fantantonio, più il primo che il secondo per la verità, hanno degnamente risposto alle chiacchiere di quest’ultima settimana, dove vi era il bisogno di sparlare di qualcosa visto che la Nazionale aveva già centrato per tempo il suo obiettivo, e il Milan si rilancia così, con meriti propri e demeriti altrui, nella corsa Scudetto. Il primo passo verso la normalità è stato compiuto…finalmente.

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