Zittiti i critici “aprioristici”, il Milan risorge

Per la prima volta dall’inizio del campionato, in casa rossonera si respira un’atmosfera di assoluta serenità. Il risultato e, soprattutto, la prestazione di ieri non lasciano spazio a critiche. Per cui, nel nostro consueto appuntamento settimanale con “Il Borsino”, dovremo andare a ricercare gli aspetti negativi della settimana in situazioni avvenute fuori dal campo, dentro il quale, invece, si sono distinti in particolar modo il trio d’attacco e quello di centrocampo.

 

Iniziamo proprio dal reparto centrale del campo, troppo bistrattato, a volte giustamente, nelle scorse settimane, per via di un rendimento molto al di sotto delle possibilità. Ieri sera, invece, la trasformazione, del tutto inaspettata. Un Van Bommel tornato quello della scorsa stagione, un Nocerino che ha tirato fuori dal cilindro una prestazione superba e un Aquilani che ha mostrato un indomito spirito di sacrificio e di sapere correre e lottare in tutte le zone del campo hanno fatto sì che il Milan potesse surclassare i centrocampisti palermitani, che non si sono resi mai pericolosi. Se in mezzo al campo si tenesse sempre questo ritmo, non ce ne sarebbe per nessuno. IN RIALZO.

Stessi elogi bisogna tesserli anche per il trio d’attacco, che ha dimostrato una verve e uno spirito di sacrificio encomiabili. Ha certamente influito il ritorno in campo del sempre rapido e instancabile Robinho, che non sembrava essere stato fermo due mesi, ma anche Cassano e Ibrahimovic hanno offerto una prestazione super, mettendo a tacere chiunque nutrisse dei dubbi sulla loro voglia di giocare e di continuare a vincere e convincere. I due formano una coppia a dir poco micidiale e, quando sono in forma, è difficile riuscire a fermarli. FantAntonio sta attraversando un momento incredibile, in cui riesce ad unire corsa e classe ad altissimi livelli. Ibra ha dimostrato di non essere affatto stanco. Ha disputato una partita di elevatissima quantità e qualità, caricandosi sulle spalle la squadra. Bisogna assolutamente continuare così. IN RIALZO.

Non tutto il reparto offensivo rossonero sorride, purtroppo. A far le spese di questo stato di forma degli attaccanti titolari è chi con il gol ha un feeling unico, inarrivabile, che ha regalato ai tifosi rossoneri emozioni irripetibili: Filippo Inzaghi. SuperPippo, rientrato da poco da un infortunio lungo un anno, non riesce a trovare spazio nello scacchiere dell’attacco rossonero, o meglio, non gli viene concesso. Per la sfida contro i Siciliani, non è stato neanche convocato. Uno smacco non facilmente digeribile per uno come “Alta Tensione”, che vive di calcio e che ha bisogno di tornare a giocare per ritrovare la necessaria serenità. Sarebbe bello che Allegri potesse concedere a Pippo lo spazio che merita, perché il Milan deve molto a questo grande bomber, che, anche a 38 anni, può continuare a regalare grandi emozioni. Ma per farlo deve giocare. E ancora questo non gli è stato concesso. IN RIBASSO.

La suddetta riflessione non rappresenta una critica, anche perché se ne sono sentite fin troppe in queste ultime settimane. Molti sono stati, infatti, gli attacchi che l’intero ambiente Milan ha dovuto subire da parte di alcuni giornalisti, tifosi e addetti ai lavori. Tutti alla ricerca di un capro espiatorio su cui far ricadere la colpa di un inizio di stagione sottotono, che ha raggiunto il fondo del baratro con la sconfitta contro la Juventus. Le scelte errate di Allegri, un mercato estivo “inesistente”, un centrocampo troppo vecchio, i non graditi “mal di pancia” di Ibra e Cassano. Insomma, ogni occasione è stata sfruttata per dare addosso a una squadra che non avrà fatto grandi cose finora, ma che non ha meritato neanche tutte queste continue e pesanti critiche. Per fortuna, ieri sera i ragazzi hanno dimostrato che il Milan è sempre il Milan, se l’infermeria non si mette di mezzo. Checché ne dicano i critici “aprioristici”. IN RIBASSO.

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