“Binho, mi ricordi Calloni….”

Prosegue l’appuntamento di SM con il milanista dei milanisti, il cronista tra i cronisti, Tiziano Crudeli! Potete inviare le vostre domande a Tiziano alla nostra mail q.e.i.m@live.it.

L’universo rossonero è ancora sintonizzato su Milan-Barcellona: le chiedo prima di tutto se ha condiviso le scelte fatte dal Allegri per la formazione iniziale e, da un punto di vista tecnico, come giudica la prova della squadra.
Col senno di poi è facile criticare e dire che si poteva schierare questo o quest’altro. Indipendentemente dalle scelte ho visto un buon Milan, ancora però lontano anni luce dal Barcellona per tecnica, manovra e qualità del gioco.

Siamo in un periodo davvero sfortunato a livello arbitrale: quanto pensa abbiano influito gli errori fatti dalla terna ieri sera?
Premetto che in diretta ero convinto che il rigore ci fosse. Rivedendolo, poi, mi sono venuti molti dubbi e mi sono reso conto che poteva benissimo non esser dato. Allo stesso tempo, però, dobbiamo ricordare che nella stessa azione Aquilani doveva essere espulso per somma di ammonizioni e dunque è stato letteralmente graziato. Credo che nonostante questi episodi loro siano superiori, anche se è stato fatto un notevole passo avanti rispetto alla gara d’andata. Come ha detto giustamente Allegri, c’è più “autostima” e consapevolezza nei propri mezzi. Infine, direi che potremmo ulteriormente avvicinarli con una campagna acquisti azzeccata ora che gennaio si avvicina. Staremo a vedere.

Concludo con un inevitabile focus su Robinho, che ha un evidente problema in zona goal. Non è forse incredibile per un attaccante di questo livello?
Purtroppo ce lo chiediamo un po’ tutti. L’anno scorso ha segnato 14 goal, lo stesso numero di reti di Ibrahimovic, però ne ha sbagliati altrettanti. In tanti dicono che corre tanto e dunque sia inevitabilmente poi meno lucido davanti alla porta. Il goal che ha sbagliato ieri sera, però, non ha giustificazioni: anche io e lei lo avremmo segnato! Più andiamo avanti, più mi ricorda Egidio Calloni, attaccante che vestì la maglia rossonera negli anni ’70 diventato sciaguratamente famoso per la quantità incredibile di reti anche semplici che mancava.

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