Boateng impressionante, male Aqui e VanBi

Abbiati 7 – Incolpevole sui tre gol, anzi sul calcio di rigore calciato perfettamente da Messi ci era quasi arrivato. Grandissimo in almeno tre occasioni. Al 16′ su Fabregas, addirittura miracoloso su Villa al 32′. Nella ripresa è meno impegnato, perchè la partita dopo il 2 -3 si spegne un pò, ma è attento e bravo ancora una volta al 69′.

Abate 6 – Qualche incertezza di troppo nella prima frazione, dove spesso sale troppo in ritardo e non fa scattare la tattica del fuorigioco. Soffre in maniera eccessiva Villa dalle sue parti, ma si fa notare per un paio di diagonali perfette, spettacolare quella su Messi al 26′. Molto meglio nella ripresa. Diventa più intrapendente e spinge di più, mura Villa al 55′ e non sbaglia più nulla. Incoraggiante.

Nesta 6.5 – Il migliore della retroguardia rossonera fino al momento della sua uscita per infortunio. Esperienza, classe e mestiere a servizio dei suoi compagni. Nel primo tempo è pressochè impeccabile. Due chiusure spettacolari, delle sue, soprattutto una su Villa al 20′, quando può anticipa il suo avversario di turno e l’unico che lo mette in difficoltà è l’extraterrestre Messi. Cala un pò nella ripresa dove va in affanno in qualche accellerazione degli avversari, prima del suo infortunio che speriamo non sia nulla di grave.

(Dal 66′ Bonera 6 – Entra quando la partita ormai non ha più nulla da dire, ma ha il merito di non sbagliare nulla e di tamponare i blaugrana dove e quando può)

Thiago Silva 6 – Qualche errore di troppo all’inizio e in generale meno bene del suo compagno di reparto. Sui 3 gol dei catalani non ha grandi colpe ma non è ancora sugli standard dell’anno scorso. Sfiora il gol di testa su azione d’angolo in chiusura di prima frazione ed è come al solito preciso e lucido nelle aperture e nei lanci per i compagni.

Zambrotta 5.5 – Ha gravi colpe nell’azione del primo gol che parte da un netto anticipo di Thiago Alcantara sul numero 19 rossonero, in netto vantaggio. Cresce pian piano nel corso della partita e cerca in più di un’occasione qualche sortita offensiva. Quando spinge però, lo fa in maniera confusionaria e sbagliando qualche tocco di troppo. Però dietro poi non sbaglia più nulla e un paio di volte ha il merito, con la sua grandissima esperienza, di fermare anche con le cattive lo straordinario Messi.

Aquilani 5 – Mezzo o addirittura un voto in più per via del bellissimo lancio che smarca Seedorf in occasione dell’azione del primo pareggio rossonero. Per il resto è addirittura disastroso. Nel primo vantaggio del Barça si perde Keita che poi costruisce l’assist per la sfortunata deviazione di Van Bommel. Ha sulla coscienza anche il gol del definitivo 2 – 3 in cui si perde Xavi e non riesce ad anticiparlo. In definitiva troppo lento, soprattutto in un paio di ripartenze da cui sarebbero potute scaturire azioni pericolose per gli spagnoli. Pecca di personalità.

Van Bommel 5 – Inizia bene chiudendo e tamponando un paio di volte i suoi diretti avversari, soprattutto Fabregas al 9′. Sfortunato in occasione del tocco nella sua porta al 13′ che vale l’ 1-0 per il Barça. Troppo lento e macchinoso nel costruire l’azione ed in costante difficoltà nel chiudere gli spazi agli avversari. Troppo falloso, infatti si becca l’ammonizione al 34′ esce a corto di fiato.

(Dal 72′ Nocerino 6 – Entra al posto di Van Bommel e lotta come un leone correndo da una parte all’altra. Si spinge in avanti e torna indietro per aiutare i compagni. Forse doveva entrare prima.)

Seedorf 6 – Una partita in chiaroscuro per il Re di coppe rossonero. Gran numero al 6′ con una veronica che infiamma San Siro. Gran palla d’esterno per Ibra che vale l’assist dell’ 1-1. La qualità la mette tutta, ma va in difficoltà in copertura e soffre troppo il dinamismo dei dirimpettai catalani. Nella ripresa funge da playmaker basso dopo l’uscita di Van Bommel e fa il compitino sbagliando però qualche passaggio facile di troppo.

Boateng 7 – Non solo il gol per il Boa rossonero, anche se solo quello vale tutto il prezzo del biglietto. Corre e si danna l’anima per tutta la gara, spostandosi da una parte all’altra, soprattutto agendo sugli esterni per cercare di mettere in difficoltà la difesa a tre spagnola e nella prima frazione ci riesce benissimo. Tiro-cross pericolosissimo che mette Robinho a tu per tu con Valdes al 18′, un tiro pericolosissimo da posizione impossibile intorno al 35′. Numero di tacco per liberare ancora Binho in chiusura di prima frazione. E poi il gol… Classe, potenza, semplicemente devastante. Controllo da manuale, dribbling fantastico con finta di tacco annessa e tiro preciso a battere Valdes sul suo palo. Impressionante.

Ibrahimovic 6.5 – Caricato a mille per il confronto diretto con il suo “nemico” Pep, entra in campo deciso, concentrato e cattivo. Grande palla per Boateng in occasione del gol sfiorato di Robinho. Poi il gol su assist di Seedorf, da lì lui non può sbagliare e risponde presente. Sempre positivo nei primi 45′, con un paio di torri che mettono i suoi compagni nelle condizioni migliori per cercare la porta. Perfetto e lucido non sbaglia una palla. Cala decisamente nella ripresa dove non si vede quasi mai, ma questa volta la grande partita non la sbaglia.

Robinho 5 – Come al solito corre, copre, torna e si danna l’anima. Ma, sbaglia un gol che era più facile fare che sbagliare con la porta spalancata al 18′. Con la palla tra i piedi sbaglia troppo e non è lucido e preciso neanche nei passaggi. Reclama un rigore che sembrava netto verso la fine della prima frazione, poi non rientra in campo nel secondo tempo lasciando spazio a Pato. Sprecone.

(Dal 46′ Pato 5 – Tutta la seconda frazione per lui, ma anche se c’è non si vede proprio. Una sola cosa buona nell’azione del gol di Boateng quando anticipa di testa il suo avversario di turno e tiene viva l’azione per i suoi. Poi il buio più totale. Forse paga il fatto di non aver giocato il primo tempo, quando forse avrebbe avuto più spazio per le sue volate. Ancora fuori condizione e si vede.)

Allegri 5.5 – Gli arbitri sembrano avercela con lui e nelle ultime due gare forse il Milan avrebbe meritato di più del solo punto conquistato. Ha il merito comunque di affrontare la squadra più forte del mondo e di giocarsela quasi alla pari, attaccando quando il Barça glielo permette e non avendo alcun tipo di timore reverenziale. Forse doveva togliere prima Aquilani e inserire Nocerino che è sembrato più in palla e, anche se i suoi 45′ sono stati da dimenticare, questa era una partita più adatta a Pato che a Robinho, soprattutto nei primi 45′ in cui il MIlan ha creato più di qualche problemino in velocità alla difesa a tre degli uomini di Guardiola.

 

 

 

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