Robinho e il Santos: già scaricato?

Nella stagione passata l’aveva buttata dentro come Ibrahimovic e Pato. In questa stagione, dopo un infortunio che lo ha tenuto ai box per più di un mese, contro il Palermo ha messo in rete il suo primo gol stagionale. Eppure non basta, dobbiamo sempre trovare qualcuno con cui prendercela e Robinho diventa il capro espriatorio di una partita che non avremmo mai vinto, neanche se avessimo giocato in dodici. E’ vero, il gol che a detta di molti risulta da “l’avrei segnato anchio” poteva pesare sulla partita, ma così non è stato: dopo qualche minuto ci ha pensato infatti Ibrahimovic a rimettere le cose a posto per noi e per Robinho.

E dopo un gol sbagliato e qualche prestazione sotto tono ecco le prime voci di mercato, che vedono Robinho accostato al suo club natale, il Santos, pronto a riportarselo a casa. A chiarirci la faccenda ci pensa il presidente dei brasiliani, Luis Alvaro de Oliveira Ribeiro, il quale vorrebbe riportare il 27enne rossonero a vestire la sua maglia d’origine per il centenario del Santos, che sarà il 14 aprile 2012. L’idea dei brasiliani sarebbe quella di far prolungare il contratto di Robinho con il Milan di un altro anno (passando dal 2014 al 2015) in modo tale da riportarlo in prestito al Santos per i primi sei mesi dell’anno, tanto per renderlo partecipe della festa. “E’ una delle poche vie percorribili per questa operazione -ha dichiarato il presidente del Santos a globoesporte.com-. Il Milan non ci perderebbe, perchè Robinho ha ancora tanti anni davanti, e il giocatore avrebbe la giusta opportunità di partecipare al centenario di una storia che ha contribuito a scrivere”.

Ma dopo il forfait di Cassano, una partenza del fantasista brasiliano pare improbabile: “E’ difficile ma non impossibile -continua Ribeiro-. Per adesso pensiamo al Mondiale per club di dicembre, poi torneremo a lavorare su questa possibilità”. Infine un particolare che il presidente di Neymar e Ganso ci svela. Particolare che potrebbe far storcere il naso a qualche tifoso rossonero, ma che se visto in un contesto di attaccamento alla prima maglia da parte dei brasiliani non fa preoccupare: “Ho chiesto io stesso a Robinho quando tornerà e mi ha risposto che, fosse per lui, verrebbe qui nell’anno del centenario. Ma purtroppo non dipende nè da me, nè da lui, è necessario il via libera del Milan”. Prima si parla col Milan dunque, che non dovrebbe aver problemi nel declinare offerte del genere vista l’emergenza in attacco. Ma mai dire mai.

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