Champions, ottavi da bollino (rosso)nero

Sorriso Italia, unica squadra ad avere agli ottavi di Champions League ben tre squadre. Più dell’Inghilterra, con la clamorosa eliminazione del Manchester United e del City, più della Spagna che ha perso per strada il Valencia; anche con il Porto fuori a sorpresa. Possiamo quindi gioire, questa volta tocca a noi ed è un passo avanti importante e pieno di speranze. Merito anche del Milan che arriva nell’Europa che conta con merito e volontà, secondo nel girone a discapito del solito Barcellona; ed è questo l’unico neo della Champions League rossonera, di buon livello e spessore ma con qualche rammarico. Come le trasferte con Bate Borisov e quella recente a Praga, quattro punti persi per strada che potevano dare più lustro e fare più paura dei 9 conquistati. Ma cambiava poco.

Appuntamento al prossimo 16 dicembre, giorno in cui verranno sorteggiati a Nyon gli accoppiamenti degli ottavi di Champions League 2011/2012. La squadra di Allegri, arrivata seconda, rischia un sorteggio da brivido e giocherà la prima partita in casa. Assolutamente da evitare il Real Madrid di Mourinho, in formissima e favorita per la conquista finale della Coppa, e possibilmente anche il Bayern Monaco, città che ospiterà la finale e squadra ricca di insidie. Qui il Milan, sulla carta, partirebbe sfavorito ma non battuto, forte delle sue 7 Champions. I rossoneri, che non potranno incrociare l’Inter, perché dello stesso paese, né Barcellona, perché nello stesso girone eliminatorio appena concluso, possono invece incrociare Chelsea ed Arsenal, due compagini forti e con esperienza con le quali partirebbe alla pari ma con tante possibilità di passaggio. Infine, ecco le due squadre che tutti vorrebbero incontrare, Benfica ed Apoel, arrivate prime a sorpresa e nettamente inferiori alle altre.

Niente drammi, nessun timore ma tanta attenzione e convinzione. Il Milan quest’anno può ambire ad una affascinante semifinale, “seconda” solo a Barça, Real e Bayern, quindi in corsa e competitiva. Non ci resta che aspettare il sorteggio e sperare, ma nemmeno troppo, ad un buon accoppiamento.

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