Lavagna tattica: il Bologna di Pioli

 In occasione della 15ma di Serie A, il Milan incontrerà il Bologna. La compagine emiliana, guidata da Stefano Pioli, è solita schierarsi con un 4-3-2-1 a trazione anteriore. I nostri avversari non adottano particolari tatticismi e tendono a giocare in maniera aperta. Disputando una gara incentrata sull’aggressività e sull’intensità, caricati dal proprio pubblico, cercheranno di metterci in difficoltà. Ma, così facendo, spenderanno molte energie e, con il passare dei minuti, rischieranno di subire fulminanti ripartenze.

I due trequartisti verranno infatti sostenuti, nella fase offensiva, dagli inserimenti dei due interni di centrocampo. Questi ultimi, abbastanza dinamici e dotati tecnicamente, non sono però inclini al contrasto. L’unico vero incontrista, presente nella rosa del Bologna, è Mudingayi. In compenso, gli esterni difensivi rimangono prevalentemente bloccati. Nonostante ciò, la loro consapevolezza tattica lascia molto a desiderare. Anche i centrali, sebbene siano dotati di buon fisico, presentano problemi di posizionamento. Inosmma, vincere non sarà difficile.

Dovremo semplicemente cercare di evitare leziosismi e cali fisici. La loro punta centrale, specie se fosse Di Vaio, potrebbe costituire una spina nel fianco. Ma, con Thiago Silva al centro della difesa, non dobbiamo temere nulla. Idem sull’out di destra, dove Abate potrà spadroneggiare tranquillamente. Impostare la gara facendo girare pazientemente il pallone, in attesa di un errore tattico felsineo, sarebbe la tattica migliore. Per quanto concerne la battaglia in mezzo al campo, gli incontristi rossoneri, più grintosi e più dinamici, nonostante manchi Nocerino, non dovrebbero incontrare difficoltà. Grazie al lavoro dei nostri diggers, non dovremmo soffrire più di tanto nemmeno sull’out di sinistra .

E se il nostro trequartista, oltre ad inserirsi, si dedicasse anche al lavoro sporco, la strada sarebbe spianata. In ogni caso, qualora la situazione si complicasse incredibilmente, sarebbe buona cosa verticalizzare per Ibrahimovic. Il mostro di Malmoe potrebbe infatti risolvere tutti i nostri problemi. Dal momento che il Bologna non metterà particolari catenacci, Allegri potrebbe fare riposare Robinho e concedere a Pato la cosiddetta ultima chiamata. In sintesi: scendendo in campo determinati e facendo girare pazientemente la sfera, per poi sfruttare gli errori tattici e gli spazi concessi dal Bologna, i tre punti saranno nostri.

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