SM ESCLUSIVO – Serafini: “Pato rischia di diventare uno qualunque, Tevez serve eccome! E Inzaghi…”

Giornalista, opinionista, scrittore ma soprattutto grande tifoso milanista. Capace di non perdere mai l’obiettività nei confronti della propria squadra nonostante l’accesa passione, capace di essere pungente e severo all’occorrenza. Portavoce, come pochi altri, del pensiero di tantissimi tifosi. Stiamo parlando di Luca Serafini, appassionato conoscitore delle vincende rossonere con cui abbiamo fatto una piacevole chiaccherata approfittando della sua disponiblità.

Allora Luca, siamo reduci dalla sfida contro il Bologna. Una gara ostica, un pareggio sofferto che ha messo in risalto le nostre difficoltà soprattutto a centrocampo. Non trovi che quando schieriamo il trio Aquilani-Van Bommel-Seedorf, il centrocampo faccia sempre poco filtro e subiamo troppo in fase difensiva?
Sì quello senz’altro, poi c’era anche Yepes che non era in una delle sue versioni migliori. C’è un errore alla base, che è stato quello di far giocare Nocerino in Champions, io avrei messo tranquillamente un altro giovane della primavera a centrocampo con De Sciglio, cosa che fa il Barcellona e tutti quanti. Non c’era la possibilità di migliorare o peggiorare il secondo posto, la qualificazione era avvenuta e quindi la formazione l’avrei concepita pensando al campionato. Certo, non è che il Milan non vince a Bologna perché non c’è Nocerino, però sicuramente in questo centrocampo è diventato importante. Van Bommel purtroppo ha 35 anni, è stato scoppiettante l’anno scorso, è stato determinante, ha giocato una buona partita contro il Chievo ma quest’anno sono più le partite in cui fa fatica rispetto a quelle in cui è importante. Con il Bologna avrebbe potuto dare molto, ma evidentemente quest’anno proprio non gira. L’osservazione, quindi, è vera. Quando ci sono in campo loro tre contemporaneamente, il Milan fa un po’ più di fatica, ma la partita con il Bologna si poteva vincere anche con questo centrocampo.

Tra le note dolenti della partita con il Bologna, la prestazione di Alexandre Pato. Da un giocatore come lui ci si aspetta senz’altro qualcosa in più, eppure non riesce a essere decisivo e determinante. Qual è il problema del brasiliano?
Penso che se il Milan giocasse di nuovo la partita di Bologna, con gli stessi uomini e con gli stessi problemi a centrocampo e in difesa, ma avesse il vero Pato, la partita la vincerebbe ugualmente. Dopo 8 partite giocate una più bella dell’altra può capitare una giornata no di alcuni giocatori; ma nella giornata no, i grandi del Milan vedi Kakà, Shevchenko, Ibrahimovic, Inzaghi, la partita te la fanno vincere da soli. Pato, a prescindere dai problemi fisici e muscolari, non è ancora riuscito a capire la differenza tra un’amichevole, una partita di campionato e una di Champions League: le gioca tutte allo stesso modo, con lo stesso passo e lo stesso atteggiamento. Dovrebbe avere, invece, una ferocia, una cattiveria diversa, partecipare maggiormente. Non mi ricordo un suo tiro in porta nella partita contro il Bologna. I grandi giocatori, i fuoriclasse, nascondono i problemi della squadra quando ci sono: da due mesi il Milan di problemi in campionato non ne ha, vince le partite come dice Conte “passeggiando”. E alla prima partita in cui è in difficoltà, uno come Pato da solo deve fare una magia, un colpo che risolve la partita. Pato è Pato, è lo stesso che è arrivato 4 anni fa e non ha ancora fatto il salto di qualità che ci si aspettava.  

Si è parlato per tanto tempo di una presunta incompatibilità con Ibrahimovic. Pato, in verità, appare davvero poco inserito nei meccanismi della squadra: potrebbe esserci una sorta di “disegno” per tagliarlo volutamente fuori?
Ho troppa stima degli uomini che compongono la squadra del Milan per pensare che lo taglino volutamente fuori dal gioco. Ibrahimovic contro il Bologna lo ha cercato come al solito. Però la sensazione che in certe situazioni, in certi frangenti, gli si potesse dare la palla io l’ho avuta. Ma forse è una cosa istintiva che nasce sul campo, perché se non riesci a maturare e a cambiare atteggiamento, non hai la capacità di smarcarti, di farti trovare e di fare i movimenti giusti. Pato si imbuca regolamente dove c’è il maggior numero di difensori avversari. L’essenza di questo discorso è molto chiara: non c’è stato fino ad oggi un commissario tecnico delle squadre brasiliane che lo abbia messo titolare inamovibile e invece Robinho sì. Ci sarà un motivo.

Si avvicina gennaio e tra poco inizierà il mercato di riparazione. Il Milan sembra intenzionato a prendere Tevez a tutti i costi, ma è davvero il giocatore giusto per questa squadra? Inoltre, il suo eventuale arrivo potrebbe rappresentare una sorta di “ultimatum” per Pato?
Quelli come Tevez, servono sempre! Tevez è un grandissimo giocatore, è veramente forte e soprattutto fa la differenza. Non credo sia un ultimatum per Pato, ma indubbiamente sarebbe un segnale importante. La concorrenza aumenterebbe. Pato non deve arrabbiarsi quando va in panchina, Pato deve arrabbiarsi quando gioca e non fa gol. Deve migliorare, o tra due o tre anni diventerà un giocatore qualunque che fa un gol ogni due partite.

Oltre a Tevez i tifosi chiedono a gran voce l’acquisto di un terzino sinistro e di un centrocampista. Come si muoverà la società?
Al momento non sembra ci siano terzini sul mercato che possano interessare al Milan. Vorrei ricordare che a destra, tra Panucci e Cafù, sono passati 7 anni senza che arrivasse un forte terzino destro. E’ proprio questo ruolo a non essere particolarmente ricco, non credo che a gennaio il Milan si muoverà su questo fronte. Per quanto riguarda il centrocampo, se recupera Gattuso il Milan il suo centrocampista ce l’ha. Montolivo a gennaio non si sposta.

Situazione Inzaghi: Pippo potrebbe davvero lasciare il Milan a gennaio?
L’idea di Pippo non è, o meglio, non sarebbe quella di andarsene. Lui considera più importanti 20 minuti ogni due partite al Milan, rispetto a 90′ ogni settimana in una qualsiasi altra squadra. La sua scelta dipenderà da quello che il Milan deciderà di fare con le liste Uefa per la Champions. Se venisse escluso, allora potrebbe prendere in considerazione l’idea di andarsene, ma la sua volontà non è quella.

Un’ultima domanda: venerdi ci saranno i sorteggi per stabilire quali saranno gli ottavi di Champions League. Chi speri di evitare e chi, invece, speri di trovare?
In questo momento Bayern Monaco e Real Madrid sembrano le squadre più in forma, ma questo discorso è sempre molto legato alla condizione in cui arrivi a questi appuntamenti. Il Milan solitamente fa il richiamo della preparazione a Dubai, fa un gennaio molto buono e ha una leggera flessione a febbraio per poi essere al meglio per lo sprint finale. Molto, quindi, dipenderà dalla condizione del Milan. Personalmente eviterei Bayern e Real, poi le altre vanno bene tutte.

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