Super Ibra-Faraone, Ema amletico

Una settimana, quella conclusasi con il successo sul sintetico di Novara, ricca di spunti in casa rossonera, soprattutto per quanto concerne alcuni singoli giocatori, protagonisti, in negativo o positivo, sul rettangolo di gioco.

Partiamo dalle note positive. La partita di ieri, anche se per pochi minuti, ha avuto tra i suoi protagonisti Stephan El Sharaawy. Il piccolo Faraone, dopo la stupenda prestazione offerta mercoledì in Coppa Italia, ha ancora una volta dato conferma delle sue indiscutibili qualità, cambiando il volto di una squadra che fino a quel momento aveva stentato in zona gol, oppressa dalla solita prova impalpabile dell’inventato e mal riuscito Emanuelson trequartista. All’ingresso in campo di El Shaarawy, invece, la squadra di Allegri ha acquistato brillantezza, chiudendo in scioltezza la partita. Complici gli infortuni di Pato e Boateng e la sempre più impercettibilità di Urby, probabilmente il mister dovrebbe pensare di farlo partire quanto prima da titolare. IN RIALZO.

Dicevamo di Emanuelson. Nel primo tempo conferma tutti i dubbi emersi durante le ultime prestazioni. Allegri lo schiera ancora una volta trequartista e l’ex Ajax va in evidente difficoltà. Nella ripresa, però, arretra sulla fascia sinistra e si dimostra all’altezza del compito. A questo punto si può seriamente valutare un suo impiego in quel ruolo, dove la concorrenza (vedi anche l’ultimo arrivato Mesbah) sarà uno stimolo in più per rendere al meglio. IN RIBASSO.

Tra le colpe imputabili ad Allegri in questo ultimo scorcio del girone di andata, ma questi sono punti di vista, c’è il mancato impiego di Pippo Inzaghi. Lungi dall’evocare la tanto conclamata riconoscenza verso un calciatore che ha fatto la storia del Milan, riteniamo che SuperPippo meriti qualche opportunità in più non per la leggenda, ma per il semplice fatto che, a 38 anni suonati, continua ancora a mostrare la voglia e la grinta di un ragazzino che deve farsi strada, che ha ancora molto da dire. Il fisico, tra l’altro, sembra ancora reggere. E allora per quale motivo Allegri si ostina a tenere fuori dal progetto un giocatore che ama questa maglia, che fa di tutto per onorarla, che si è sempre dimostrato un professionista esemplare e che ha ancora un’insaziabile fame di gol? Speriamo che il mister si ricreda presto. I tifosi non aspettano altro. IN RIBASSO.

Di colore totalmente opposto è la situazione di Ibrahimovic. Lo svedese sta vivendo un momento di grazia. Tutto quello che fa gli riesce alla perfezione. È un leader come pochi e sta letteralmente trascinando la squadra a non perder contatto con l’indomabile Juventus. Il fuoriclasse ex Barça sta inanellando prestazione strepitose a non finire e nessuno sembra riuscire a fermarlo. Nonostante l’imponente stazza fisica, dimostra una tecnica sopraffina e corre come non mai. Probabilmente ha raggiunto l’apice della maturità fisica, psichica e tecnica. Noi possiamo solo ringraziare di averlo in squadra e sperare che il suo momento magico non finisca mai. IN RIALZO.

Impostazioni privacy