Juve: occhio ad Alex e Andrea, ma Borriello…

Questa sera si disputerà a San Siro il primo atto della sfida tra le due squadre che con ogni probabilità si contenderanno lo scudetto. Milan e Juventus saranno infatti impegnate alle ore 20.45 nella semifinale di andata di Coppa Italia in quello che sarà un antipasto del match di campionato in programma il prossimo 25 febbraio. I rossoneri vincendo potrebbero interrompere la striscia di ventitre risultati utili consecutivi ottenuti dalla Juve nella stagione in corso (campionato e Tim Cup), facendo così crollare qualche certezza agli uomini di Antonio Conte. Entrambe le contendenti non si trovano nel loro migliore periodo di forma. La squadra bianconera arriva da un deludente 0-0 casalingo ottenuto contro il Siena, che è stato abile ad imbrigliare la manovra della Vecchia Signora, meno lucida e brillante del solito. Elementi quali Marchisio, Vidal, Pepe e Vucinic sono parsi fuori condizione e ben lontani dai loro standard di inizio stagione e Conte questa sera è intenzionato a tenerli a riposo.  L’allenatore, presentatosi ieri in conferenza stampa molto motivato ad accedere alla finale del torneo, dovrebbe schierare i suoi uomini con il 3-5-2, lanciando dal primo minuto i due ex Pirlo e Borriello, Alex Del Piero e i nuovi arrivati Padoin e Caceres (in ballottaggio con Lichsteiner). La tattica bianconera sarà come al solito quella di tenere il ritmo molto alto, mettendo sotto pressione con continuità i portatori di palla milanisti. Fondamentale sarà il lavoro dei due esterni (Lichtsteiner  o Caceres su un lato e Estigarribia sull’altro), che avranno il compito di tenere bassi i terzini rossoneri, e ovviamente dei due attaccanti, che dovranno saper concretizzare le ripartenze veloci.

Punto di forza: esterni, Pirlo e Del Piero. Come detto sarà fondamentale il lavoro svolto dai due esterni, Estigarribia e uno tra Lichsteiner e Caceres. Il paraguaiano, che coprirà la fascia sinistra, ha dimostrato di avere qualità interessanti, sicuramente più in fase di spinta che di contenimento. Al contrario dell’esterno che agirà sulla destra, avrà dunque compiti più offensivi che difensivi, cercando di sfruttare le sua abilità nel dribbling e nel cross per mettere in difficoltà Ignazio Abate. Ad agire sulla corsia destro il favorito è lo svizzero Stephan Lichsteiner sul nuovo arrivato Martin Caceres. L’ex Lazio è uno dei giocatori che si è dimostrato maggiormente utile e continuo. Egli  è dotato di un eccezionale spirito di sacrificio che gli consente di macinare la fascia destra su e giù per novanta minuti. Martin Caceres , arrivato da poco ma già alla Juventus nella stagione 2009/2010, fa della grinta e della personalità il proprio punto di forza. Se Conte sceglierà Lichtsteiner, l’uruguaiano potrebbe essere schierato sulla linea dei tre centrali di difesa. Punto di forza per eccellenza della squadra juventina è l’ex di turno, Andrea Pirlo, direttore d’orchestra che detiene le chiavi del gioco della Vecchia Signora. Le sue verticalizzazioni per le punte o per gli esterni in fase propositiva saranno uno dei modi con i quali la Juventus cercherà di fare suo il match. Una menzione va fatta anche per Alex Del Piero. “Pinturicchio” infatti, seppur impiegato con il contagocce in campionato, ha dimostrato nel 3-0 della Juve contro la Roma in Coppa Italia di essere ancora in grado di essere decisivo. Con il suo improvviso tiro da fuori, in particolare, è in grado di cambiare il risultato in qualsiasi momento.

Punto debole: interni di centrocampo, Borriello. Lo stile di gioco di Antonio Conte è basato molto sul pressing, operato in particolare dai due interni di centrocampo. Stando alle indiscrezioni della vigilia i due che saranno chiamati a svolgere tale compito saranno il debuttante Simone Padoin e Emanuele Giaccherini. Il primo è giunto a Torino da pochi giorni e, nonostante sia più adatto al ruolo di esterno di centrocampo, ultimamente a Bergamo ha saputo garantire buone prestazioni anche da centrale grazie al suo spirito di sacrificio. Il fatto di essere buttato nella mischia in una partita comunque importante senza essere ancora entrato bene nei meccanismi della squadra bianconera potrebbe però essere un rischio. Ad Emanuele Giaccherini, che ultimamente sta mostrando tutte le qualità già messe in evidenza a Cesena, il ruolo di centrocampista centrale invece proprio non si addice. Il classe ’85 è infatti rapido ed abile nel dribbling e nell’assist e rende al meglio come esterno offensivo, non certo come mediano di rottura. Se questa sarà la linea mediana che Conte presenterà a San Siro  i rossoneri potrebbero dunque sfondare per via centrali piuttosto agevolmente. Altro elemento attualmente debole del team bianconero è Marco Borriello. L’ex milanista è infatti parso nelle sue apparizioni con la maglia della Vecchia Signora piuttosto macchinoso e in ritardo di condizione, incapace di dare un apporto concreto alla sua nuova squadra.

Giocatore chiave: Del Piero. Trentasette primavere alle spalle non impediscono al fuoriclasse di Conegliano di essere l’elemento di maggior pericolosità della Vecchia Signora. La sua ammirevole professionalità gli garantisce infatti di essere al meglio della forma in ognuna delle poche occasioni nelle quali l’allenatore lo lancia dal primo minuto. E Alex non appena scende sul terreno di gioco appare motivato come fosse la sua prima partita. Le sue straordinarie doti tecniche gli permettono di  fare la differenza da un momento all’altro, da calcio piazzato oppure su azione. La difesa rossonera dovrà essere brava a concedere lui meno spazi possibili per inventare.

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