Lavagna tattica: l’Arsenal di Wenger

La Champions League è tornata. Milan-Arsenal, incontro valido per l’andata degli Ottavi di Finale, è dietro l’angolo. L’imperativo sarà passare il turno, per entrare nel G8 dell’Europa calcistica. Servirà una partita ben preparata tatticamente, mentalmente e fisicamente. E, giocando in casa, non dovremo subire gol. Per forza.

L’Arsenal, guidato da Arsene Wenger, si disporrà con un 4-2-3-1 a trazione anteriore. Ma attenzione: può capitare che il modulo divenga un 4-3-3, con il trequartista centrale che arretri sulla linea mediana. I gunners sono una squadra dinamica, che gioca un calcio fluido e veloce.

La metteranno sull’intensità, ma tenderanno a non esporsi. Rimarranno corti e compatti, facendo densità sulla linea mediana. Dopodiché, recuperato il pallone, ripartiranno rapidamente, sviluppando l’azione dalle fasce(esterni bassi anch’essi coivolti).

Noi non dovremo allora cadere nel loro tranello. Bisognerà evitare di concedere spazio per azioni di rimessa. Da non ripetere l’errore commesso, lo scorso anno, contro il Tottenham. Allegri dovrà varare la cortina di ferro. I mediani dovranno rimanere bloccati. Costruire una diga sulla trequarti sarebbe il top. E, sull’out di sinistra, si dovrà rispolverare un terzino di contenimento. Per contrastare il loro terminale offensivo, Van Persie, spazio agli affiatati Thiago e Mexes.
Con gli esterni dediti alla fase di copertura e con gli incontristi raccolti, la manovra gunner verrebbe rallentata. E andrebbero in difficoltà. Sicuro. Prima o dopo, infatti, la loro benzina diminuirà.

Dopodiché, una volta recuperata la sfera, palla lunga per le due punte, Ibrahimovic ed El Shaarawy. Dovrà essere questo il tandem offensivo. Verticalizzando per Zlatan e sfruttando il dinamismo di El92, potremmo disporre di un attacco efficace. Già, perché la difesa dell’Arsenal è vulnerabile. Mancando Mertesacker, fisicamente, soffriranno. E, tatticamente, per caratteristiche, presentano notevoli lacune.

Se poi la nostra trequarti fosse affidata a Boateng, grazie ai suoi inserimenti, potremmo disporre di un’arma in più per andare in gol. Nel caso in cui KPB fosse ancora out, ci si augura che Seedorf torni a salire in cattedra. Collante tra trequarti e centrocampo e musa ispiratrice per le due punte. Questi dovranno essere i suoi compiti.

Recap: rimanere coperti, attendere l’avanzata dell’Arsenal e colpirli in contropiede o con lanci lunghi per Ibra. Vietato giocarsela a viso aperto.

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