Febbre da Milan-Juve, tempo di pronostici

“Iniziamo a toglierci di dosso l’etichetta di squadra che diventa piccola con le grandi”. Robinho è pronto a prendere per mano l’attacco del Milan in vista della gara di sabato sera contro la Juventus. Una sfida che il brasiliano, in un’intervista a La Stampa, preferisce non caricare di eccessivo peso in chiave scudetto: “In termini di classifica forse no, perché mancano ancora tante gare, ma per la nostra testa una vittoria vorrebbe dire tanto”. Precisa anche l’analisi del momento: La svolta è avvenuta nel secondo tempo di Udine. Eravamo in una situazione disastrosa, ci mancava metà squadra, la tensione era alle stelle ma siamo riusciti a ribaltare il risultato. Quando ti succedono cose del genere ti rafforzi, non abbiamo più paura di niente.

Tempo di previsioni anche per Carlo Ancelotti. Il tecnico del PSG, intervistato da Tuttosport, preferisce non sbilanciarsi troppo: “Sarà una partita molto incerta, il Milan è abituato alle notti decisive ma la Juventus si farà trascinare dall’entusiasmo”.

Per Mark Van Bommel, la partita di sabato non sarà comunque decisiva. Troppo presto, insomma, perché si possa assegnare il titolo ora: “Certo, sarebbe importante vincere – dice l’olandese sulle pagine de Il Giornoma firmerei subito per perdere sabato e conquistare lo scudetto”. L’intervista sul quotidiano milanese è per il centrocampista ex Bayern un’occasione per parlare di futuro: “Al Milan si parla ad aprile con chi è in scadenza di contratto, vedremo. Anche perché gli accordi si fanno in due”.

E’ carico anche Emanuelson, pure lui sentito da Tuttosport: “Ci giochiamo lo scudetto. Sarà una partita difficile, quest’anno ci ho giocato due volte contro, e due volte abbiamo perso. Io cocco di Allegri? Il mister ha sempre creduto in me e a forza di giocare dall’inizio, la fiducia mi ha trasformato“.

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