Urby, dai Rossoneri agli Orange

Se non più di un mese fa ci avessero raccontato di un Urby Emanuelson tra i migliori in campo nelle super sfide contro Arsenal e Juventus, pochi di noi ci avrebbero creduto. Pochi, per non dire nessuno. Eppure, complice anche l’incredibile emergenza a centrocampo di questi ultimi mesi, l’olandese è riuscito a ritagliarsi uno spazio importante nel Milan di Allegri, sempre pronto a spendere parole di stima e di fiducia nei confronti del giocatore, anche nelle situazioni più difficili.

A conferma del buon momento di forma che l’ormai ex terzino sta vivendo con i rossoneri, è arrivata la convocazione della nazionale olandese, dopo ben 11 mesi di assenza. Intervistato da Sport 1, Emanuelson ha esternato tutta la sua soddisfazione per il meritato ritorno in maglia orange: “Non sono stato in nazionale per un po’ di tempo, quindi voglio considerare questo come un nuovo inizio. Sono felice di essere di nuovo tra i convocati e spero che questa volta sia per un periodo più lungo. Ora gioco spesso, la nazionale è la conferma che le cose stanno andando bene. Cerco sempre di lavorare duramente e mettermi in mostra. Sono in nazionale, ho fatto il primo passo, ora voglio restarci“.

Inevitabile, infine, chiedere al numero 28 rossonero la sua opinione su Milan-Juventus e sull’ondata di polemiche di questi giorni: Se il gol di Muntari fosse stato convalidato sarebbe stato più facile giocare. Ma l’1-1 comunque è un risultato che può starci, nel secondo tempo eravamo un po’ lenti, come se le forze ci avessero abbandonato”. Tranquillo e fiducioso nei proprio mezzi, come mai prima d’ora, il “risveglio” di Urby sta ripagando chi ha sempre creduto in lui, e la speranza è che possa essere realmente l’asso nella manica di questo Milan, da qui a fine stagione.

Impostazioni privacy