Aqui, per fortuna sei tornato!

Ci sono serate che vorresti soltanto dimenticare e archiviare sotto la voce “da non ripetersi mai più”. Ci sono serate in cui c’è ben poco da salvare e l’attenzione di tutti finisce, inevitabilmente, sui milioni di pecche che la squadra ha mostrato da un punto di vista caratteriale, tecnico e mentale.

Eppure qualcosa di positivo a livello individuale c’è, nonostante tutto: l’inesauribile Van Bommel (apprezzatissima la sua grinta dalla tifoseria di Facebook), il commovente spirito di Abate, la puntualità di Mexes e, soprattutto, il graditissimo ritorno di Alberto Aquilani.

Entrato al minuto 70 al posto di El Shaarawy, Alberto ha saputo sin da subito dare un’impronta positiva al suo atteso ritorno in campo, due mesi dopo il fastidiosissimo infortunio che lo ha purtroppo costretto ai box. Il suo ingresso, infatti, si è sentito davvero subito: come una calamita ha saputo, nel giro di pochi minuti, attirare su di sè tutto il gioco rossonero, dettare i tempi, rivitalizzare un centrocampo dilaniato dalla disastrosa prestazione di Emanuelson. Non dimentichiamo, infine, il suo apporto alla fase offensiva, con l’assist al bacio in mezzo all’area incredibilmente vanificato dallo spento Nocerino.

Volendo tirare le fila, emerge in modo evidente come Aqui sia una pedina fondamentale per il rush finale: del suo dinamismo, del suo ordine e della sua visione di gioco non possiamo (e non vogliamo) davvero più fare a meno. E lo rivogliamo già, così, a partire da domenica.

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