I grattacapi di Urby

Urby Emanuelson ha segnato sabato a Parma un gol bellissimo, il secondo stagionale dopo Cesena. Ieri sera ha corso, forse più di tutti, ma gli è mancata la brillantezza. E questo è stato dovuto, oltre alla stanchezza (l’olandese non ne ha persa una di partita negli ultimi mesi) anche ad un problema di spazi.

C’era infatti in campo Clarence Seedorf, che partiva mezz’ala nella linea a tre con Aquilani e Muntari, ma che di fatto è andato spesso dalle parti della trequarti, impedendo al giovane connazionale di muoversi liberamente. Il trequartista voluto e in un certo senso inventato da Massimiliano Allegri è quello alla Boateng. Tantissimo movimento dietro le punte e inserimenti più che fantasista. E non c’è nessuno che riesca a ricoprire questo ruolo meglio del Boa.

Ma in sua assenza Allegri si affida ad Emanuelson, meno forte, ma comunque in grado di correre tanto e portarsi via uno o due uomini avversari. Questo lavoro, anzi lavorio, Seedorf non può farlo. Primo, perché non è nelle sue corde. Clarence è un giocatore di estrema classe, votato a tirare da fuori area e a creare azioni pericolose. E secondo, perché non ha più il fiato di una volta.

Il risultato è che ieri sera Emanuelson si è ritrovato suo malgrado a svolgere un ruolo tra la mezz’ala e il trequartista, non riuscendo a svolgere bene né l’uno, né l’altro, anche se ha comunque corso tantissimo. Ha fatto fatica a muoversi liberamente a causa delle interferenze del numero 10, che andava a pestare parti del campo che non erano di sua competenza. In più giocare contro la Juventus in casa sua è un ulteriore motivo di difficoltà, visti i pochi spazi che si aprivano nella metà campo bianconera.

E per Emanuelson i patemi non sono finiti: probabilmente tra una settimana nella supersfida col Barcellona torna Kevin Prince Boateng. Urby lascerà la trequarti per accomodarsi esclusivamente sulla mezz’ala, dove comunque si potrà concentrare solo su un ruolo, già svolto bene in passato, senza invasioni di campo.  Il problema sarà al massimo l’affollamento in quel ruolo, ora che rientrano nomi importanti. Urby gode di molto credito da parte di Allegri, quindi partirà sicuramente in vantaggio rispetto ai rientranti Gattuso e Flamini. Ma se la dovrà vedere con Nocerino, Muntari, Ambrosini e lo stesso Seedorf. In più a sparigliare le carte ci sarà Aquilani. Se ritrova la forma, sarà difficile tenerlo fuori, dato che Alberto è, secondo chi scrive, un talento raro.

Un altro grattacapo per Urby. Non per Allegri, che finalmente tra poche settimane passerà dagli uomini contati all’abbondanza. Il che per un tecnico è la condizione ideale.

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