Juve: Alex è l’incognita, Bonucci fa regali

Questa sera la prima e la seconda della classe saranno ancora una di fronte all’altra. Alle ore 20.45 Milan e Juventus si sfideranno per la terza volta in questa stagione, in palio ci sarà la finale della coppa nazionale. La ferita provocata dall’arbitro Tagliavento e dai suoi assistenti nella notte del 25 febbraio fa ancora male, ai rossoneri non mancherà di certo la giusta dose di rabbia e determinazione per provare a ribaltare il risultato dell’andata. Nel match disputato a San Siro la Vecchia Signora si era imposta per 2-1, rispondendo allo squillo di Stephan El Shaarawy con una doppietta del bomber che non ti aspetti, Martin Caceres.

Sarà sicuramente molto dura per la squadra di Massimiliano Allegri ribaltare il verdetto  stasera allo Juventus Stadium. I bianconeri, infatti, dopo la rotonda imposizione per 5-0 sul campo della Fiorentina mentalmente vivono un momento di grande esaltazione. La goleada ha dato grande fiducia agli uomini di Antonio Conte, che ora credono con maggior convinzione nell’ipotesi della rimonta scudetto. Con l’eccezione di Andrea Barzagli (ai box fino a fine marzo), che è comunque una perdita di rilievo, Conte avrà a disposizione per la gara contro il Milan l’intera rosa. E’ probabile che il tecnico attuerà un turn over nel reparto offensivo, lasciando in panchina Mirko Vucinic (il più in forma) e Alessandro Matri e rilanciando dal primo minuto Alessandro Del Piero e Marco Borriello.

Il modulo prescelto sarà il 3-5-2, nel quale non dovrebbe essere alterata la diga centrale composta da Vidal, Pirlo e Marchisio, mentre i due esterni saranno Lichtsteiner e uno tra Pepe ed Estigarribia. Il gioco juventino sarà basato sulla consueta intensità atletica e sulle ripartenze, i bianconeri cercheranno l’affondo con le due ali. Il tutto sotto la geniale regia dell’intramontabile Andrea Pirlo, tornato a fare gol proprio nel match di Firenze dello scorso sabato.

Punto di forza: cerniera centrale. La curiosità è che tutti e tre sono entrati nel tabellino dei marcatori dello 0-5 di Firenze. Arturo Vidal, Andrea Pirlo e Claudio Marchisio fanno parte di un trio delle meraviglie che rappresenta l’asse portante della formazione allenata da Antonio Conte. Pirlo è fondamentale per fare girare la squadra ed inventare verticalizzazioni smarcanti per i compagni, Vidal e Marchisio sono importanti per il pressing che esercitano sui portatori di palla avversari e per gli inserimenti che consentono loro di rendersi spesso decisivi in fase realizzativa. Sul regista bresciano, che ha disputato dieci meravigliose stagioni con la maglia del Milan, sarebbe inutile sprecare ulteriori elogi.

La caparbietà con la quale tre giorni fa si è buttato sulla corsia sinistra del campo per inseguire, accarezzare con dolcezza e spedire in fondo al sacco un pallone che nulla aveva di decisivo (gol del  4-0) si commenta da sé. La voglia di vincere non ha ancora abbandonato il fuoriclasse juventino, che certamente questa sera metterà l’anima in campo per raggiungere la finale della Coppa Italia. Per quanto riguarda il cileno Vidal invece c’è da sottolineare lo straordinario spirito di sacrificio di questo ragazzo. Il talento arrivato da Leverkusen si è subito messo a disposizione di Conte, che lo ha proposto in svariati ruoli prima di trovare la sua perfetta collocazione, quella di interno destro di un centrocampo a tre o a cinque. Da lì Vidal non si è più mosso e le sue prestazioni sono stati quasi sempre soddisfacenti. Claudio Marchisio, invece, dopo il sorprendente girone di ritorno condito da sei gol, aveva un po’ alzato il piede dall’acceleratore. Le ultime prestazioni sono però incoraggianti e il gol di Firenze era ciò che serviva al ragazzo per mettere alle spalle il periodo piuttosto negativo suo e della squadra.

Punto debole: Borriello e Bonucci. Una delle principali cause che hanno portato la Juventus a perdere punti soprattutto contro le cosiddette “piccole” sta nel non possedere nel proprio reparto offensivo giocatori in grado da soli di cambiare le sorti di una gara. In ciò i bianconeri rappresentano l’esatto opposto del Milan di Allegri. L’unico a possedere tali caratteristiche è Alessandro Del Piero e Conte ha dichiarato di voler puntare su di lui per la partita di stasera. Anche se le sue doti balistiche e tecniche non sono in discussione all’andata la sua prestazione non è stata da incorniciare, Alex non ha avuto il passo giusto nelle ripartenze; ciò rappresenta un problema considerando il gioco della Juventus.

Il capitano rappresenta pertanto un’incognita per il match di stasera. Al suo fianco molto probabile è la presenza di Marco Borriello, favorito su Quagliarella. L’ex milanista non ha mai convinto da quando indossa la maglia della Vecchia Signora, gli zero gol in nove presenze parlano chiaro in questo senso. All’andata, se si fa eccezione per un tiro respinto dal quale è nato il vantaggio juventino, Borriello è stato annullato da Mexes. E’ probabile che il copione si ripeterà.

Nella partita di stasera il Milan dovrà giocare una gara offensiva per cercare di realizzare almeno due gol. Importante sarà in questo senso l’assenza di Andrea Barzagli nella retroguardia juventina. La titolarità di Leonardo Bonucci è invece per i rossoneri un fattore certamente positivo. Le amnesie ed indecisioni dell’ex Bari sono infatti la principale debolezza della Juve, le sue incertezze finiscono con il trasmettere insicurezza a tutto il reparto. Zlatan Ibrahimovic è pronto ad approfittarne.

Giocatore chiave: Del Piero. Il capitano, come detto, rappresenta un punto interrogativo della gara che andrà in scena allo Juventus Stadium. Se Alex sarà quello visto all’andata la difesa rossonera potrà dormire sonni piuttosto tranquilli. La sua capacità di colpire anche dalla grande distanza con staffilate potenti e precise, su calcio di punizione e su azione, non può però essere sottovalutata. Se la sua tenuta atletica è da verificare è infatti certo che i suoi lampi di genio improvvisi possono cambiare le sorti del match.

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