Più forte degli avversari… E dei calunniatori

Il nostro emisfero destro ha un padrone. Si chiama Ignazio Abate. Da quando Allegri si è insediato sulla nostra panchina, l’esterno di Sant’Agata ha compiuto passi da gigante, imparando tutti i segreti del mestiere. Ha assimilato alla perfezione come svolgere la fase difensiva e ha migliorato il suo senso del gioco. 

Ignazio è diventato il nostro tedoforo di fiducia. E ieri ha sfornato un’altra prestazione delle sue: Ilicic annientato. Abate non ha fatto passare nulla e nessuno ed è riuscito ad andare sul fondo con estrema facilità. In Italia, è il miglior esterno destro in circolazione.

Eppure, durante le ultime settimane, c’è stato chi ha avuto il coraggio di criticarlo. Trattasi di gente non competente in materia, che, senza cogliere l’essenza delle situazioni, si diverte a sputare sentenze. A causa dello svarione costatoci il derby, il tifoso medio aveva iniziato a ritenere Abate un giocatore sopravvalutato e sul viale del tramonto. Errore.

La leggenda, di stampo medioevale, ha però goduto di vita breve. A suon di performances da incorniciare, culminate con il match contro l’Arsenal e la convocazione in Nazionale, Ignazio è riuscito a zittire i detrattori. Proprio così. Negare l’evidenza è infatti impossibile. Che i pericoli provenienti dalla fascia destra si contino sulle dita di una mano, è un dato di fatto. Inconfutabile.

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