Sorteggi -1: pericolo spagnole, ma tre speranze…

Terminate le partite degli ottavi di finale di Champions League, ci si tuffa adesso sui sorteggi per i quarti, che si terranno domani, a partire dalle ore 11.45, presso la sede della Uefa a Nyon, in Svizzera, con il Milan unica formazione a rappresentare il calcio italiano. A differenza dei precedenti sorteggi, non vi saranno limitazioni di alcun genere, poiché non sono previste teste di serie. Tradotto, significa che i rossoneri possono beccare una qualsiasi tra le sette squadre rimaste.

Ricordiamo, inoltre, che il sorteggio di domani andrà a formare uno schema per cui le diverse formazioni sapranno già chi andare a sfidare in semifinale. Le gare di andata dei quarti si disputeranno martedì 27 e mercoledì 28 marzo, quelle di ritorno il martedì e il mercoledì della settimana successiva. Le semifinali, invece, saranno giocate nei giorni 17, 18, 24 e 25 aprile. Ma vediamo, nel dettaglio, quali sono i pericoli e le speranze per il Milan.

Indubbiamente i pericoli assoluti sono le due squadre spagnole, Barcellona e Real Madrid, che rappresentano l’elite del calcio mondiale. I ragazzi allenati da Pep Guardiola, a dispetto di alcuna critica che aveva visto un calo di prestazioni nelle ultime uscite nella Liga, hanno dimostrato per l’ennesima volta di essere dei marziani, frantumando il Bayer Leverkusen con sette reti, Bayer che solo quattro giorni prima aveva battuto il Bayern Monaco in Bundesliga. Inutile soffermarci troppo sui punti di forza e di debolezza: Messi, Xavi, Iniesta, Fabregas, Pique e chi più ne ha più ne metta. Difetti? Non scherziamo.

La formazione guidata da Mourinho, così come gli acerrimi rivali blaugrana, si è dimostrata finora un autentico schiacciasassi, soprattutto nella Liga, dove non sbaglia un colpo da mesi. I punti di forza sono chiaramente la grande organizzazione tattica imposta dal Mou, fatta di fisicità e sacrificio, e la classe dei singoli, Cristiano Ronaldo su tutti, ma anche i vari Higuain, Benzema, Xabi Alonso e il “nostro” Ricky.

Escluse le spagnole, il pericolo maggiore è rappresentato dal Bayern Monaco. La formazione tedesca ha dimostrato di essere un’incredibile macchina da guerra tra le mura amiche, ma di steccare parecchio fuori casa, sia in Champions che in campionato. I giocatori da temere sono senza dubbio i due esterni di attacco Robben e Ribery, tra i migliori al mondo nel ruolo, l’implacabile Gomez e il sogno rossonero Bastian Schweinsteiger. La difesa, se messa sotto pressione, ha dimostrato di poter traballare paurosamente, soprattutto lontano dall’Allianz Arena.

Altra squadra da temere, per il blasone, per i giocatori di grande esperienza internazionale e perché rinfrancata dalla cura Di Matteo, è il Chelsea, giustiziere del Napoli. I londinesi, che sembravano ormai finiti, hanno trovato una seconda giovinezza e, da quando sulla panchina siede Di Matteo, non perdono più. Le stelle sono i cosiddetti “grandi vecchi”, Drogba, Terry, Lampard. Tuttavia, è una squadra decisamente alla portata del Milan.

Le ultime tre squadre rimaste sono quelle che la gran parte dei tifosi rossoneri vorrebbe veder uscire dall’urna di Nyon. Cominciamo dall’Apoel Nicosia, la grandissima rivelazione del torneo. La squadra guidata da Jovanovic ha fatto del collettivo e dell’organizzazione tattica il suo punto di forza. È una formazione giovane, che corre, morde e pressa. Tra le tre cosiddette “abbordabili” è quella da temere maggiormente. Attenti all’effetto sorpresa.

I portoghesi del Benfica, inutile nasconderlo, sono giunti ai quarti più per la modestia degli avversari affrontati che per la forza della squadra. Il tecnico Jorge Jesus può contare là davanti sul bomber Cardozo e sull’ex Barça Saviola, mentre in difesa i punti di forza sono Capdevila e il capitano Luisao. Ma la stella è colui che più volte è stato accostato al Milan questa estate, il belga Witsel. Tuttavia, è una formazione che ha mostrato delle crepe, soprattutto in difesa, a volte imbarazzanti.

Infine, i giustizieri dell’Inter, i francesi del Marsiglia, guidati dall’ex juventino Deschamps. È la formazione che è apparsa meno in forma tra le otto rimaste, rischiando di capitolare sotto i colpi di un Inter che quest’anno le ha prese da chiunque. Il vero punto di forza è l’attacco, con i fratelli Ayew, l’esperto Brandao e il talentuoso Remy. La stella è però a centrocampo, quel M’Vila su cui le big europee hanno già messo gli occhi da tempo. Tuttavia, la formazione francese, lo ripetiamo, è in un periodo buio, stenta nel campionato francese e produce poco gioco. In difesa è perforabilissima. E adesso, la “parola” all’urna di Nyon.

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