Abate, il segreto della difesa rossonera

Gara spettacolare e ricca di emozioni quella di ieri contro il Catania. Non soffermiamoci su di un risultato discutibile onde evitare polemiche che trovano già abbastanza spazio altrove e non fanno che fomentare una situazione già di per sè abbastanza tesa. La verità è che ” partita finisce quando arbitro fischia”, come recita il famoso aforisma di Vujadin Boskov.

Il Milan ha disputato un ottima partita giocando su un campo ostico, una trasferta difficile per 11 leoni impegnati anche a passare un delicatissimo turno di Champion’s League. Sebbene l’ avvio non sia stato dei più temerari i rossoneri hanno guadagnato coraggio e ritrovato distanze e funzionalità anche grazie a un sempre efficentissimo Ignazio Abate.

Classe 1986, viene lanciato da Leonardo nel ruolo di terzino destro. Sotto l’ ala protettiva di Allegri è cresciuto e maturato diventando quel giocatore sempre attento e preciso che abbiamo visto anche ieri in Sicilia. Nessuno meglio di lui ha saputo ricompensare la fiducia che gli è stata concessa. Le sue sono prestazioni degne di un giocatore del Milan e non solo. Grazie alla sua continuità, il 6 novembre 2011 si è conquistato anche l’ ambitissimo posto nella Nazionale di Prandelli.

Non ha deluso contro i siciliani risultando uno dei migliori anche nei momenti più complessi. Prestazione da sottolineare in entrambe le fasi, ha dimostrato ancora una volta di essere pronto per la difesa anche in vista del match al Camp Nou. Costringe Marchese a restare sulle sue, negandogli spazi e possibilità. Recupera palloni come fosse una macchina da guerra costruita esattamente a quello scopo.

Considerando che è uno dei rossoneri più continuativi, possiamo solo sperare di contare sullo stesso Abate delle ultime gare anche nell’ attesissima trasferta di Barcellona.

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