Ancora polemiche: prima San Siro, ora gli arbitri

Si è chiusa nel peggiore dei modi una settimana che era cominciata con l’ottimo risultato ottenuto contro il Barcellona, uno 0-0 che ancora tiene vive le speranze di qualificazione dei rossoneri. Tuttavia, le successive polemiche contro i blaugrana sul terreno di gioco di San Siro e le clamorose sviste dell’assistente Ghiandai nel secondo tempo di Catania hanno di molto raffreddato gli entusiasmi in casa Milan.

 

Partiamo, dunque, dall’ottima prova del Diavolo in Champions League. Checché ne dicano gli amanti del calcio offensivo, la scelta di Allegri di aspettare e contenere il Barça con nove uomini e poi cercare di colpire sulle ripartenze ha pagato. Infatti, l’undici di Guardiola è stato imbrigliato dall’ottima disposizione in campo dei rossoneri e ha rischiato anche di capitolare in qualche occasione. Una prestazione che regala qualche speranza ai calciatori di Allegri, che sicuramente avranno una certezza in più: al Camp Nou ce la si può giocare! IN RIALZO.

Il risvolto negativo della medaglia è l’orribile manto erboso dello stadio Meazza, o meglio, le polemiche che ne sono seguite. Perché anche la società Milan ha ammesso che il prato di San Siro è in condizioni pietose e va trovata una soluzione quanto prima, ma che un club prestigioso come il Barcellona si attacchi a delle simili scuse per giustificare il fatto di non essere riusciti ad andare in rete ci sembra francamente infantile. Al ritorno della fase a gironi, non c’erano state queste lamentele. Forse perché il Barça aveva vinto? IN RIBASSO.

Veniamo, adesso, all’analisi del match di ieri sera. Certamente il Milan non ha disputato una delle sue migliori partite. L’aggressività dei ragazzi di Montella ha messo più volte in difficoltà la retroguardia rossonera. Il Catania è stato abbastanza pericoloso in diverse occasione e non bisogna nasconderne i meriti. Tuttavia, statistiche alla mano, gli uomini di Allegri hanno creato molte più occasioni nitide da gol e certamente l’1-2 non sarebbe stato un risultato immeritato. C’è da considerare che il Milan viene da una difficile partita contro la squadra più forte del mondo, che non può che prosciugare energie fisiche e mentali. Pertanto, se il risultato è stato negativo, la prestazione dei rossoneri è certamente IN RIALZO.

Una prestazione, quella dell’undici rossonero, vanificata non soltanto dalla sfortuna ma anche da alcuni discutibilissime decisioni della terna arbitrale, anzi, più precisamente dell’assistente di Bergonzi, il signor Simone Ghiandai. Il guardalinee, infatti, non solo non ha visto il famigerato gol “fantasma” di cui tanto si è parlato nelle ultime ore (decisione, quella di non dare il gol, comunque giustificabile dal fatto che non era facilissimo vedere che la palla fosse entrata), ma soprattutto ha fischiato due fuorigioco che hanno dell’incredibile. Uno di Boateng lanciato verso la metà campo catanese, mentre il Ghanese non aveva neanche superato la linea di centrocampo, e l’altro su Ibrahimovic, in gioco di almeno un metro, praticamente solo davanti a Carrizo. Insomma, decisioni che hanno certamente influito sull’esito della partita e che dimostrano come gli arbitri sbaglino con TUTTE le squadre! IN RIBASSO.

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