Bologna: il tridente è super, il resto…

Dopo la sospensione per la morte di Piermario Morosini ritorna il campionato di Serie A. Il Milan (domenica alle ore 15.00) riparte da San Siro e dal Bologna di Stefano Pioli per continuare la rincorsa alla Vecchia Signora. La sosta potrebbe essere stata d’aiuto ai rossoneri per ricaricare le pile e recuperare le energie mentali necessarie ad eseguire l’ultimo e decisivo sprint stagionale.

Il Bologna, dal canto suo, è in un momento positivo. La quota 40 raggiunta con la vittoria casalinga contro il Cagliari ha fatto tirare una bella boccata di aria fresca agli emiliani. I sei punti di distacco dal terzultimo posto occupato dal Lecce stanno però ad indicare che a sei giornate dal termine può ancora accadere di tutto in ottica salvezza. I rossoblù non possono dunque riposarsi sugli allori e, certamente, verranno a San Siro con l’obiettivo di strappare almeno un pareggio, guidati dal recuperato Marco Di Vaio. C’è inoltre da sottolineare l’ottimo rullino di marcia evidenziato contro le big: Diamanti & company hanno infatti superato l’Inter in trasferta per 3-0, hanno pareggiato tutte e due le volte contro la Juventus per 1-1 e hanno impattato 2-2 a San Siro proprio contro il Milan nella gara di andata.

Oltre a Casarini e Khrin (per entambi stagione finita), il Bologna dovrà molto probabilmente fare a meno anche di Josè Crespo e dell’estremo difensore Gillet, che se non dovesse recuperare sarà sostituito da Agliardi. Pioli schiererà i suoi in campo con un 3-4-2-1 nel quale, come di consueto, Diamanti e Ramirez giostreranno alle spalle di capitan Di Vaio. Gli emiliani condurranno una gara di grande intensità e aggressività nella linea centrale del campo con Mudingayi e Perez e punteranno molto sul contropiede. Molti palloni passeranno tra i piedi di Diamanti e Ramirez, che avranno il compito di inventare lanciando nello spazio Marco Di Vaio oppure provando la soluzione personale.

Punto di forza: il tridente. La qualità dei tre davanti è certamente la miglior dote del Bologna. Marco Di Vaio, dopo aver disputato un girone di andata sotto i suoi standard, si è ripreso alla grande. Il classe ’76 non sembra risentire dell’età, i suoi tagli in velocità da sinistra verso destra sanno essere letali, soprattutto contro difese schierate alte oppure su azioni di rimessa. Fondamentali per capitalizzare la sua rapidità e il suo senso del gol sono però la fantasia di Alessandro Diamanti e Gaston Ramirez. Il primo è, in questo momento, il più in forma dei tre. Diamanti, uno dei pochi a salvarsi l’anno scorso nel Brescia, sta facendo bene anche in terra emiliana, avendo all’attivo già sei reti. Il tiro dalla distanza e l’assist smarcante sono le sue migliori caratteristiche, con una stupenda punizione ha regalato al Bologna la vittoria nell’ultima uscita, quella contro il Cagliari. Imprevedibilità, tecnica e fantasia non mancano neppure all’altro mancino d’attacco del Bologna, l’uruguaiano Ramirez. Nonostante non sia in un periodo particolarmente brillante la sua capacità di cambiare il corso degli eventi con una giocata è indiscutibile. In generale sarà molto importante per il Milan tenere la difesa bassa ed evitare sbilanciamenti.

Da sottolineare, infine, le qualità dei due centrali del centrocampo rossoblù, Mudingayi e Perez. I due sono molto abili nella fase di interdizione e Perez palesa discrete qualità anche nel far ripartire l’azione.

Punto debole: gli esterni. Nico Pulzetti e Matteo Rubin forniscono spesso prove inferiori a quelle dei loro compagni di squadra. L’esterno destro e sinistro della formazione che Pioli ha intenzione di schierare nel match di domenica a San Siro palesano diversi limiti, soprattutto per quanto riguarda l’aspetto difensivo. Pulzetti, ex Livorno e Chievo, è un giocatore dotato di buona corsa e discreta tecnica; se dal punto di vista propositivo si dimostra un giocatore interessante non si può dire la stessa cosa per la fase di contenimento, dove spesso viene a mancare. Rubin, che ha disputato la prima parte di stagione nel Parma di Franco Colomba possiede caratteristiche più difensive del compagno, ma sta vivendo una stagione negativa, fatta di amnesie e leggerezze spesso fatali. Tutto ciò pregiudica la tenuta della difesa, con i tre centrali che sono chiamati ad un lavoro extra per tappare le falle provocate dagli esterni. Molto importante potrebbe dunque rivelarsi  nel match di domenica l’apporto sulle corsie laterali di Ignazio Abate e Luca Antonini

Ciò si va ad aggiungere alla stagione non brillantissima di Daniele Portanova, la colonna portante della retroguardia felsinea, che dovrà vedersela con un certo Zlatan Ibrahimovic.

Giocatore chiave: Diamanti. Annullando Alessandro Diamanti il Milan sarebbe già a buon punto. Il classe ’83 è il più in forma dei felsinei, l’elemento che nelle ultime settimane ha fatto la differenza. Il giocatore, criticato a volte per la discontinuità di rendimento, possiede un talento sopraffino. Col suo mancino terrificante può cambiare le sorti di un incontro da un momento all’altro. Sfruttando la sua visione di gioco tenterà di capitalizzare i movimenti senza palla di Di Vaio con precisi lanci. Importante sarà il lavoro dei mediani rossoneri in fase di copertura, che dovranno occuparsi oltre che di Diamanti anche di Gaston Ramirez.

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