Amarcord Sheva: “Spero che vinca il Milan”

Una storia malinconica, di successi, di sconfitte, di emozioni condivise, di un cuore lasciato per metà a Milano, a San Siro, nella sua maglia numero 7, negli occhi di chi ha potuto viverlo e ha imparato ad amarlo. E’ la storia di Andriy Shevchenko, il più prolifico attaccante milanista dopo Nordhal (378 gol all’attivo, di cui 175 col Milan), che non dimentica i suoi trascorsi in rossonero, e si cala, ogni volta, nella parte che per 7 anni ha ricoperto a suon di gol e di trofei.

Alle pagine del “Corriere dello Sport”, infatti, alla vigilia del derby, Sheva affida i suoi ricordi, le sue impressioni, e l’augurio di chi, come lui, si vede e si sente ancora milanista: “Spero che vinca il Milan, perchè in questo modo potrebbe restare in corsa per lo scudetto. Certo, la Juve è padrona del suo destino ma il Milan è ancora in gioco. L’Inter vorrà sicuramente vincere per puntare al terzo posto. Per loro non è stata una grande annata, ma il derby sfugge a tutti i pronostici. E poi, il San Siro strapieno ti carica a mille, è impossibile non restare coinvolto. Il derby che ricordo con più piacere? Quelli vinti. Ci si batte sempre per lo scudetto ma sicuramente le sfide in Champions sono state molto più significative. La doppia semifinale dell’edizione 2002-2003 ci ha permesso di affrontare e battere la Juventus a Manchester”.

Shevchenko è stato un vero e proprio re dei derby (14 gol contro i nerazzurri), confermandosi sempre decisivo in sfide cruciali come quelle della “Madonnina”. Ma, questa sera, come negli ultimi sei anni (fatta eccezione per la stagione 2008-2009), Sheva non sarà nella sua maglia numero 7, nè al San Siro, nè in Italia. Magari neppure in Europa. Ma, come dimostra questa stessa intervista, ovunque sia, in qualunque squadra giochi, non dimentica il Milan, e il Milan non dimenticherà mai lui.

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