Il reale tesoretto di Galliani, tra addii e ritocchi agli ingaggi

Soldi, soldi, soldi. Serviranno quelli se il Milan vorrà davvero rinforzare la squadra o quantomeno rimpiazzare degnamente i Senatori che otto giorni fa hanno salutato il pubblico di San Siro. In tanti pensano che per andare ad acquistare un top player servano sacrifici. Tradotto: cedere uno tra Ibrahimovic, Thiago Silva o Boateng. In pochi, al contrario, considerano che il buon Adriano Galliani ha già accantonato un bel tesoretto. Vediamo come.

I mancati rinnovi dei contratti di Gattuso, Inzaghi, Nesta, Roma, Seedorf, Van Bommel e Zambrotta hanno fruttato alle casse del Milan un risparmio lordo di 31 milioni di euro per la prossima stagione. Se a questi aggiungiamo i ritocchi apportati ai contratti di Yepes (da 1 milione netto a 0,75), Ambrosini (da 2 milioni a 0,8) e quello probabile di Flamini (da 5 milioni a 2,5), ecco che arriviamo ad altri 4 milioni di accantonamento. Ci sono poi da considerare le situazioni di Aquilani (guadagna 1,8 milioni a stagione) e Maxi Lopez (0,75). Aggiungiamo pure i nuovi arrivi: Traoré con un’intesa da 1,5 milioni a stagione e Montolivo con un contratto da 2,5 milioni annui netti. Arriviamo, nel complesso, ad un tesoretto di 33,5 milioni di euro lordi, messi a bilancio dalla società. Cifra utilissima per rientrare nei parametri del fair-play finanziario, ma anche per andare sul mercato con un po’ più di disinvoltura.

Attenzione, infine, ad altre due variabili: Taiwo, che è legato al Milan fino al 2014 per 2 milioni netti a stagione, e Robinho, dato in partenza, che farebbe risparmiare un ingaggio di circa 6 milioni annui. Insomma, il Galliani versione “taglia-erba” sta arando bene il campo per seminare nuovi frutti.

Impostazioni privacy