Ringhio non smette mai di vincere

Per un Campione del Mondo, pluridecorato in Italia e in Europa, non sarà stato certo il traguardo più ambito. Ma il raggiungimento della duecentesima vittoria in Serie A, grazie al successo di ieri sera contro l’Atalanta, ha assunto un significato particolare per Gennaro Gattuso. Si, perché, diciamolo con franchezza, in pochi speravano di vedere Ringhio in campo in questo finale di stagione. La grinta e la tenacia che gli abbiamo sempre tributato in questi anni si sono fatte sentire soprattutto in questi mesi, nel momento più delicato della carriera, dopo la paralisi del sesto nervo cranico per una miastenia oculare che per qualche settimana ha fatto temere il peggio.

Gattuso ce l’ha fatta e ieri sera, subentrando a Massimo Ambrosini, ha infilato la vittoria numero 200, con un sapore ancora più bello se pensiamo al regalo che il Lecce ha voluto confezionarci allo Juventus Stadium. Rino ora scalpita e il derby di domenica sera sarà una gara in cui vorrà esserci a tutti i costi. La sera del 9 settembre è un lontano ricordo: costretto ad abbandonare il terreno del Meazza per un problema alla vista, durante la seconda giornata di campionato contro la Lazio. Passano giorni tra visite, consulti ed esami e si arriva alla diagnosi esatta che lo costringe a sospendere l’attività agonistica, pur continuando ad allenarsi. Poi il ritorno in campo, il 17 marzo contro il Parma, e il sorriso si stampa sul viso di tutti i tifosi. Non solo. Di tutti gli amanti del calcio.

Ieri per Gattuso è stata la 367esima presenza in Serie A (334 col Milan, 25 con la Salernitana, 8 col Perugia), per un ruolino da fare invidia a tutti i colleghi: 200 vittorie, 95 pareggi e 72 sconfitte. Aggiungiamo le coppe europee e i tornei nazionali e arriviamo a 553 volte in campo, dal 1995 ad oggi. In mezzo due Champions League, un Mondiale per Club, una Coppa del Mondo nel 2006 con la Nazionale, 2 scudetti, 2 Supercoppe Europee, 2 Supercoppe Italiane, 1 Coppa Italia. E non dimentichiamo 2 Campionati Primavera col Perugia e l’Europeo Under 21 del 2000. Dipendesse solo da lui e dal suo carattere comincerebbe da domenica a mettere in fila altre 200 vittorie. Congratulazioni, guerriero!

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