SM ESCLUSIVO – Cesare Maldini: “Il mio 0-6 irripetibile”

Giocatore del Milan per 412 volte. Allenatore per pochi mesi nel 2001. Ma indimenticabile per lo 0-6 rifilato quell’anno all’Inter in un derby entrato di diritto nel guinness dei primati. Cesare Maldini oggi si gode il meritato riposo e a poche ore dalla stracittadina piĆ¹ decisiva degli ultimi anni parla con SpazioMilan.it del momento attuale, della famiglia e dei suoi ricordi.

Che derby si aspetta?
“La gara ĆØ sempre imprevedibile. Questa volta arriva in un momento delicatissimo e non sarĆ  facile. Ma credo che il Milan possa giocarsela bene, sperando in qualche buona notizia da Trieste”.

Quante chance ha oggi il Milan di vincere lo scudetto?
“Francamente credo che la Juventus non perderĆ  altro terreno. Il pareggio contro il Lecce ĆØ stato un incidente che non pensa si ripeterĆ , ma soprattutto dopo una stagione cosƬ non lascerĆ  particolari segni dal punto di vista psicologico. Ormai manca pochissimo”.

Quali sono le migliori armi in mano al Milan?
“Il Milan deve giocare come ha fatto nelle sue migliori partite in campionato. Se i rossoneri giocano bene, non hanno nulla da temere”.

Parliamo dello 0-6 rifilato nel 2001 all’Inter quando lei sedeva sulla panchina rossonera. Come ricorda quella gara?
“Nessuno avrebbe mai pensato di vincere cosƬ quella partita, nĆØ durante la settimana di vigilia, nĆØ durante le prime battute della gara. Credo che sia stata una delle vittorie piĆ¹ sensazionali, ma che oggi come oggi sia impossibile ripetere. Sono passati piĆ¹ di dieci anni, il calcio ĆØ cambiato ancora e difficilmente vengono fuori partite cosƬ con squadre di alto livello in campo”.Ā 

Come sta Paolo? Crede che avrĆ  un futuro nel Milan?
“Non voglio parlare di questo tema. SarĆ  Paolo a valutare e decidere il suo avvenire”.

E suo nipote Christian? E’ vero che potrebbe seguire le orme del padre e del nonno?
“E’ bravo. Anche Daniel, l’altro figlio di Paolo, se la cava bene. Sono ancora ragazzini e mio figlio Ā pretende che studino. Se vanno male a scuola Paolo non li porta agli allenamenti. Col pallone ci sanno fare, ma facciamoli crescere in serenitĆ ”.

Da ex Ct della Nazionale italiana, come vedi gli azzurri di Prandelli a poche settimane dall’Europeo?
“Sulla carta abbiamo la possibilitĆ  di fare bene e di giocarcela. Una competizione come l’Europeo richiede concentrazione, forma fisica e una buona dose di fortuna. Tutto dipenderĆ  da quel mese lƬ. Oggi possiamo fare pronostici, ma tornei come questi ci hanno riservato sorprese. Vedremo, intanto faccio i miei auguri piĆ¹ sinceri”. Ā 

Impostazioni privacy