Tra entrate ed uscite, ecco il vero problema

Con la chiusura del mese di maggio, entriamo in orbita mercato che, in ambiente Milan, può essere benissimo riassunto in tre parole: austerity, mister X, Silvio. O meglio: citofonare Silvio, onde evitare momenti di puro godimento come quello che ci ha visti tristemente protagonisti a gennaio. Fatta per Tevez, addio Pato, quindi tutto in una bolla di sapone. Ma sappiamo che succede così, nulla di nuovo insomma. Come nulla di nuovo, probabilmente, riserverà questo mercato: nomi assicurati già a maggio, tormentoni estivi che si chiuderanno col plauso dovuto alla società per aver resistito a cedere i big. Nulla di nuovo, no?

Spunti interessanti ci giungono dal Presidente di Regione Lombardia, Roberto Formigoni, con cui abbiamo scambiato quattro chiacchiere nell’ultimo appuntamento con “Falla Girare”, programma di Radio Lombardia che conduco con Piermaurizio Di Rienzo, dove appunto il Governatore ha fatto esplicitamente riferimento a due tematiche: la vendita, diciamo vendita, di Pirlo che avrebbe generato la mancata riconferma del nostro scudetto e, come già detto, il fatto che tutta l’estate girerà attorno alla non-vendita di Thiago e Ibra. E se per il secondo non abbiamo, al momento, altro da aggiungere, il primo ci riporta indietro di un anno, a “cosa sarebbe successo se” e, implicitamente, all’ennesimo esempio di mancanza di dialogo tra la proprietà e, come dire, l’amministrazione delegata.

Ferri corti, o forse no, che rischiano già di coinvolgere la giovane Lady B, al secolo Barbara Berlusconi, pronta a prendere le redini della baracca, spinta dal padre (ma frenata dai fratelli maggiori…). Fase da accerchiamento, in pratica, per Adriano Galliani, costretto a lavorare senza budget e ad assecondare la timida ed inesperta gioventù che avanza. Tempi duri… Tempi duri soprattutto se dall’altra parte hai gente col mal di pancia, gente che non sa se andare o restare e gente che si sta pian piano rompendo le scatole della prepotenza altrui.

Bell’ambientino, insomma. Questo, più che tanti altri, il vero problema del Milan.

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