Au revoir, caro Leo! Ma anche no…

Qualcuno, usando un termine un po’ irriverente, potrebbe dire “spernacchiato”. Più elegantemente sarebbe più opportuno limitarci all’aggettivo “beffato”. La verità è che non sono ore proprio felici per il direttore sportivo del PSG, Leonardo, che ieri sera ha dovuto incassare un altro siluro dalla dirigenza milanista.

Era già successo sei mesi fa per Alexandre Pato, che sembrava ad un passo da Parigi. E’ successo di nuovo con Thiago Silva, blindato definitivamente da Silvio Berlusconi dopo giorni di telenovela. Due brasiliani, guarda caso, che non sono finiti alla corte del loro “scopritore”, quel Leo che da tempo prova a disturbare le manovre rossonere. Non sono bastati i soldi, quella montagna di soldi messa sul piatto per Milan e giocatori. Ha prevalso il cuore, ufficialmente, e Leonardo ora è costretto a guardare altrove per puntellare la squadra allenata da Carlo Ancelotti. Tuttavia, lui non si scompone: “Pensavamo che la trattativa potesse andare a buon fine – ha spiegato ieri sera a Sky Sport – . Purtroppo servono le volontà delle due squadre per concludere, il Milan sembrava disponibile e poi ci sono state delle cose che hanno bloccato la situazione”.

I rapporti coi rossoneri restano comunque buoni, nonostante la stampa francese avesse parlato di rottura totale delle relazioni anche per il futuro. “Può succedere nel mondo del calcio, non posso certo accusare di nulla Galliani che resta il mio grande maestro – ha aggiunto Leonardo -. Arrivati ad un certo punto della trattativa abbiamo preferito ritirarci”. E le presunte offerte per Ibra? “Posso assicurare che di Ibrahimovic non abbiamo mai parlato, abbiamo scherzato parlando di questa possibilità, ma il nostro reale interesse è sempre stato per Thiago Silva”.

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