Manuele Braj, il nostro cordoglio per un “vecchio cuore”

Un razzo sparato contro la base di Adraskan, distretto dell’Afghanistan occidentale, ha tolto la vita a Manuele Braj. Non si sa con precisione quali siano le cause dell’esplosione. Non si sa se si sia trattato di un errore, di un incidente provocato dai carabinieri italiani, intenti a manipolare un congegno bellico, o di un attentato.

C’è una sola certezza: Manuele Braj, militare italiano di trent’anni e padre da soli otto mesi, è stato ucciso mentre era in missione. Era, a detta dei conoscenti, una persona dotata di enorme umanità, gentilezza, disponibilità ed educazione. Tra le sue passioni, come testimoniato da un amico, figurava il Milan. Peccato che il calcio, con vicende di questo calibro, non c’entri nulla.

Com’è giusto che sia, la redazione di SpazioMilan.it non si appresta a ricordare la scomparsa di Manuele poiché tifoso del Diavolo, ma si accinge a porgere le proprie condoglianze ad una famiglia straziata dal dolore causato dalla scomparsa di un caro.

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