PAGELLONE 2011/2012 – Lopez, Maxi: 6.5

Quattro mesi in rossonero, 11 presenze totali e soltanto due reti fra tutte le competizioni. Letta così la breve parantesi in rossonero di Maximiliano Gastón López, meglio noto come Maxi López, attaccante argentino di ventisette anni, sembrerebbe tutt’altro che positiva. Ma le statistiche si sa, per quanto veritiere possano essere, non sempre rispecchiano tutta la verità. In realtà “El Gallina” ha convinto più di qualche tifoso del Diavolo con le sue prestazioni, anche se purtroppo non è riuscito a fare lo stesso con Mister Allegri e i dirigenti rossoneri.

Arrivato a fine gennaio in prestito dal Catania, il suo nome è stato spesso legato a quello di Tevez e al tormentone che si è creato attorno all’Apache. “Se non arriva Tevez arriva Maxi Lopez”: questo è quello che si è sentito dire spesso durante la sessione invernale di calciomercato e questo quello che poi in realtà è successo. Una seconda scelta insomma, stesso destino che a Maxi è toccato nelle scelte di Allegri, quasi sempre. Peccato, perché, come detto prima, forse ora c’è il rimpianto di averlo fatto giocare troppo poco. Un altro rimpianto può essere legato ad un paio di noie muscolari che hanno tormentato la punta durante i mesi al Milan, forse proprio nei suoi momenti migliori.

Da oggetto misterioso, il numero 21, scopre le sue carte ad Udine l’11 febbraio durante l’anticipo del sabato pomeriggio. Al Friuli il Milan, con un numero incredibile di infortunati e con Ibra squalificato per la manata ad Aronica, gioca male (anzi malissimo) e fino al 79′ è sotto per 1-0. La Juve sta scappando e per il Milan sembra buio pesto. Ma ci pensa Maxi. Subentrato a Van Bommel, prima raccoglie una corta respinta di Handanovic su tiro di El Shaarawy siglando il punto del pareggio e poi si invola sulla fascia prima di servire sempre “il Piccolo Faraone” per la rete del successo. Contro il Cesena la domenica successiva non segna, ma gioca una buonissima partita per impegno, sacrificio ed intelligenza tattica e aiuta i suoi ad espugnare il Manuzzi. Ed ecco il primo infortunio.

Maxi salta un paio di settimane per un guaio muscolare e al suo rientro Ibra ha di nuovo monopolizzato la prima linea rossonera. L’argentino fa tanta panchina e si vede pochissimo ma, nel calcio come nella vita, c’è sempre una seconda occasione per tutti. Ed ecco arrivare il 20 marzo e la semifinale di ritorno di Coppa Italia contro la Juventus a Torino. A pochi minuti dallo scadere dei 90′ il biondo attaccante controlla una palla vagante in area e la scaraventa in rete regalando al Milan i supplementari e infliggendo ai bianconeri la prima sconfitta stagionale (che in realtà non viene considerata tale perché Vucinic pareggia ai supplementari). Durante quei supplementari però Maxi si trascina in campo perché si infortunia ed Allegri non può più effettuare cambi.

Da lì alla fine della stagione la punta giocherà titolare solo nella sfortunata gara contro la Fiorentina dove ancora una volta si mette in luce, colpendo un palo clamoroso con un gran tiro e dialogando alla grande con Ibra che sembra gradire. Ma la partita, come tutti sappiamo, finisce male anzi malissimo e Maxi paga colpe anche non sue. Il resto della stagione è fatto solo di scampoli di match e a maggio la società decide di non esercitare il diritto di riscatto. Ora il suo futuro è appeso ad un filo, tante squadre lo cercano ma lui, dentro di sé, coltiva il sogno di tornare a calcare l’erba di San Siro. Per ora è una possibilità da escludere, ma davvero questo ottimo attaccante dotato di buona tecnica, ottimo fiuto del gol e una discreta presenza fisica non meritava la conferma in rossonero? VOTO SM su MAXI LOPEZ: 6.5  

  

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