
Vi aspettavate l’exploit delle Final Eight?
“La stagione di Edmund era iniziata bene ed è finita benissimo, al di là della sconfitta con l’Inter ai supplementari. Peccato che abbia potuto far vedere poco il suo talento durante l’anno”.
In che senso?
“Speravo che potesse giocare di più, non per quale ragione sia stato tenuto spesso fuori. Ad ogni modo, le ultime due partite di Gubbio sono state fantastiche”.
Intanto è arrivata la convocazione per il ritiro con la Prima Squadra.
“Una bellissima notizia. Mi auguro che possa essere l’inizio di una nuova stagione ricca di soddisfazioni”.
Resterà al Milan?
“Vediamo, è prematuro dirlo. Valuteremo bene le richieste e opteremo per la soluzione che possa far maturare ulteriormente il ragazzo”.
Come si è trovato con la Primavera rossonera?
“Molto bene, è cresciuto tanto. Non si è mai sentito estraneo alla squadra, anche nei momenti più difficili. I compagni gli sono sempre stati vicini e con alcuni di loro ha stabilito un bel rapporto”.
Quale il suo ruolo ideale?
Come l’avete scoperto?
Poi com’è andata?
“L’abbiamo portato in Italia, crescendolo come un figlio. Aveva bisogno di una famiglia che gli insegnasse la lingua, le abitudini e la cultura italiana. Ormai per mio marito e i miei figli è uno di casa. Pensi che tra qualche giorno tornerà in Ghana, ma prima si fermerà da noi a Montecatini Terme per trascorrere un po’ di vacanza insieme a noi, insieme a quelli che lui chiama i suoi fratelli, i miei figli naturali”.
E con la famiglia d’origine?
“E’ un ragazzo d’oro, che aiuta tantissimo la madre e i suoi tre fratelli ghanesi. Invia loro quasi tutto il suo stipendio mensile e ne va orgoglioso. Qualche mese fa è riuscito a comprare un’auto alla mamma”.
Quali sono i prossimi obiettivi?
“Proseguire sulla strada intrapresa. Con la Triestina ha pure collezionato 3 presenze in Serie B nella stagione 2009/2010. Ha solo 19 anni, ma è pronto per togliersi qualche bella soddisfazione”.
This post was last modified on 10 Giugno 2012 - 19:49