L’importanza del recupero di Ambrosini in mediana

Ce ne eravamo già accorti nelle amichevoli pre-campionato (soprattutto nel Trofeo Berlusconi), la partita di domenica contro la Sampdoria ha confermato quello che Allegri dice e chiede da inizio mercato: il Milan non può giocare senza un mediano basso di interdizione, senza uno alla Van Bommel per intendersi. Ed è proprio in quest’ottica che il recupero di Ambrosini per la gara di Bologna diventa fondamentale: uno che recuperi palloni e spezzi la manovra della squadra avversaria è diventato oramai un punto inamovibile nello scacchiere tattico di Allegri.

Gli esperimenti estivi di Nocerino, Traoré, Flamini e infine Motolivo hanno fallito. Ma c’era da aspettarselo: del resto è stato proprio Allegri a spostare da quella posizione un regista di prima categoria coi piedi raffinati come Andrea Pirlo per lasciargli il posto a Van Bommel, il quale arrivato nel gennaio 2011 ha preso le redini del centrocampo rossonero e l’ha portato alla vittoria dello scudetto. L’anno passato Ambrosini ha provato a fare il Van Bommel della situazione, ma i suoi continui problemi fisici gli hanno consentito di giocare solo 31 volte in tutta la scorsa stagione: ecco spiegata una delle motivazioni del mancato scudetto della passata stagione.

Davanti alla difesa Montolivo nel match contro la Sampdoria ha fallito, mostrandosi una valida pedina del centrocampo rossonero come mezzala sinistra e non come mediano basso. Là davanti, dove bisogna martellare e recuperare palloni, il compito è di Ambrosini che adesso tornato finalmente ad allenarsi in gruppo, riprenderà le chiavi del centrocampo di Allegri provando a dar maggior copertura a una difesa in grande affanno. Buon lavoro Ambro, non sarà facile.

Impostazioni privacy