Il nuovo Senatore e una Prima da incubo

A guidare la disfatta di ieri pomeriggio a San Siro contro la Samp, ci ha pensato chi, a detta di società ed allenatore, dovrebbe essere in questa stagione il punto fermo di una terza linea orfana di Thiago Silva e Nesta. Daniele Bonera, negli ultimi anni rossoneri, ha sempre rappresentato la quarta/quinta scelta nelle preferenze dei vari tecnici rossoneri e, spesso, per giocare era costretto ad allargarsi ed agire sulla fascia. Non ci vuole un genio per capire che, a parte tutto il resto, questo è uno dei segni indelebili di quanto siano cambiate potenzialità e prospettive del Diavolo negli ultimi mesi.

Mexes è in condizioni fisiche indecenti, Zapata e Acerbi (su cui si è voluto puntare almeno per quel che riguarda le discutibili scelte di mercato di quest’estate disgraziata) non sono ancora ritenuti pronti da Allegri, allora spazio a Yepes e Bonera. Ma, se il colombiano è stato uno dei pochi a salvarsi offrendo una prova di grande cuore e personalità come spesso gli è accaduto in maglia rossonera, l’italiano non ne azzecca una e fa tremare tutti i tifosi milanisti ogni qualvolta Eder (avessi detto Ronaldo!) lo punta in velocità. Una ‘prima’ stagionale imbarazzante condita da errori elementari nei retropassaggi e una serie di appoggi inguardabili nel far ripartire l’azione.

Pronti, via e rischia subito grosso facendosi anticipare da Eder che, non credendo a tanta generosità appena tornato in A, si addormenta sulla palla e permette, allo stesso centrale ex Brescia, di recuperare e rimediare al suo errore grossolano. Poi continua durante tutta la gara a commettere ingenuità da Prima Categoria e sbaglia una serie innumerevoli di passaggi, ma il bello (si fa per dire) deve ancora venire. Sul calcio d’angolo che porta al gol della vittoria i Doria, è lui a perdersi Costa e a permettergli di saltare indisturbato per firmare la rete del vantaggio. La sua gara da ‘sagra degli orrori’ (più che degli errori) si può sintetizzare così.

Tempi duri, anzi durissimi per il reparto più imbarazzante di questo Milan piccolo piccolo. Il reparto che con Nesta e Thiago Silva, Maldini e Stam, Baresi e Costacurta, è sempre stato uno dei migliori al mondo (se non il migliore) da quando Silvio Berlusconi si è insediato in Via Turati. Come detto nel precampionato, quest’anno toccherebbe a Bonera lo scettro di senatore difensivo, pochi lo ricordano ma insieme ad Ambrosini è l’unico superstite fra i vincitori della Champions 2007. Nella finale di Atene, però, non era neanche fra i convocati e questo deve farci riflettere.  

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