Sette giorni di fuoco, i primi di una lunga serie?

Settimana nel complesso movimentata in casa Milan. Dopo due giorni di quiete, mercoledì pomeriggio, Galliani ha messo a segno un colpo a sopresa: Cristian Zapata. Il difensore centrale, che aveva dato il meglio di sè con la maglia dell’Udinese, è stato prelevato dal Villareal con la formula del prestito con diritto di riscatto. Ne consegue che, disponendo Zapata di un passaporto non comunitario, la società di Via Turati abbia abbandonato la corsa ai vari Dzeko, Tevez e Damiao.

La notizia riguardante l’acquisto di Cristian è però presto passata in secondo piano. Negli Stati Uniti, sempre mercoledì, il Diavolo veniva annientato dal Real Madrid: 1-5 il finale. Problema? No. Trattavasi di un incontro amichevole, precedente l’inizio di stagione, contro un avversario più quotato e più avanti nella preparazione. Capita. Se poi aggiungiamo il fatto che il Milan abbia tenuto testa agli uomini di Mourinho per tutto il primo tempo, conclusosi sull’1-1, la notizia della manita tende a ridimensionarsi. Peccato che Galliani e Berlusconi la pensino in maniera diversa, tanto da avere criticato in pubblico Allegri, ritenuto il colpevole della sconfitta poiché reo di avere effettuato troppi cambi. E sì che Mourinho, uscito vincitore dallo scontro, ha effettuato due sostituzioni in più del tecnico di Livorno. Sta di fatto che, secondo indiscrezioni, Silvio ha intenzione di esaminare con attenzione la posizione di Max. Il Presidente ha contattato Guardiola, che si dice abbia già preso casa a Como. Se il Milan dovesse perdere il Trofeo Berlusconi e non convincesse durante le prime due uscite ufficiali, contro Sampdoria e Bologna, Allegri sarebbe costretto a preparare le valigie. A parere di Berlusconi, sarebbe questo il rimedio a tutti i mali.

Ma dopo la tempesta di giovedì e venerdì, è giunta la quiete, seppur in apparenza. Il nostro amministratore delegato e il nostro mister, tramite un colloquio telefonico, sono ieri riusciti a chiarirsi. E Galliani ha promesso di fare il possibile per esaudire le richieste di Max, che necessita di un centrocampista capace di fungere da vertice basso nel rombo e di una prima punta. Rimasto negli Stati Uniti per continuare a trattare Kakà, il braccio destro di Silvio sta sondando il terreno per arrivare anche a Lassana Diarra o a Nuri Sahin, nonostante quest’ultimo fatichi a fungere da centrocampista arretrato. Per quanto concerne il mercato italiano, spuntano i nomi di Gargano e Borriello, chiesto alla Roma in prestito gratuito e vicino a un clamoroso ritorno.

Ma non è finita qui. Cessati i malumori di Cassano e Boateng, bisogna registrare il fatto che Mexes possa essere ceduto: fuori condizione e ai ferri corti con Allegri, affinché si guadagni una maglia da titolare, Philippe dovrà lavorare. Ecco allora che, interessando il mastino di Tolosa a Wenger, rimbalza da poche ore l’idea di uno scambio di prestiti: Mexes per Bendtner. Se dovesse quest’operazione andare in porto, si tratta per ora di un’ipotesi, il Diavolo sarebbe costretto ad aggiudicarsi un altro centrale di difesa. Che si tratti di un obiettivo last minute, o che si viri con decisione su Yanga Mbiwa, che ha chiesto al Montpellier di essere ceduto prima della scadenza naturale del suo contratto? Sempre dalla Francia, giungono notizie inerenti M’Baye Niang: la dirigenza del Caen ha rifiutato le proposte di Tottenham e Arsenal, il ragazzo vuole solo il Milan. I vertici di Via Turati hanno proposto un prestito oneroso, di mezzo milione di euro, e un diritto di riscatto fissato a 7 milioni e mezzo. Basterà?

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