Ancelotti: “Conoscevamo i rischi di Pato. Allegri deve sistemare il Milan”. E su Ibra…

Sono parole di un padre a un figlio quelle che Ancelotti riserva al suo Milan, con cui ha condiviso momenti indimenticabili per 8 anni. E, intervistato in esclusiva dalla Gazzetta dello Sport, ha voluto dare un avvertimento ad Allegri sugli obiettivi nel sangue del Milan: “Il Milan tocca ad Allegri sistemarlo dopo gli ultimi acquisti. Nel dna del club c’è la Champions più del campionato, questo non va mai dimenticato”. Il tecnico del PSG ha voluto anche chiarire la vicenda Pato sui suoi continui infortuni, acquistato per 22 milioni nel 2008 quando sulla panchina rossonera sedeva proprio lui: “Mi dispiace tantissimo per lui. Io credo che tornerà ad altissimi livelli e vedrete che stupirà tutti”.

Sulla vicenda Pato, l’ex tecnico rossonero è un fiume in piena spiegando che “quando lo acquistammo nel 2008 conoscevamo i rischi. Pato era ed è velocissimo. Normale che possa avere guai muscolari uno che corre tanto forte”. E’ in Francia da due anni, ha una squadra da fantacalcio ma il cammino dei nuovi Paperoni d’Europa è iniziato subito in salita: sei punti nelle prime quattro giornate di campionato, ma Ancelotti non ha dubbi sul progetto PSG: Credete che Ibra, Thiago Silva, Lavezzi e compagnia siano venuti a Parigi per i soldi? Guardate che guadagnavano lo stesso stipendio anche da altre parti… Sono venuti da noi perché hanno sposato la causa e questa è la cosa più importante. Anch’io ho accettato di allenare il Psg per il progetto, mica per lo stipendio. Quello lo prendevo da Abramovich senza lavorare…”.

El Shaarawy nei giorni scorsi aveva attaccato Ibrahimovic sostenendo che “dovevi passargli la palla altrimenti iniziava a ringhiare”. Ancelotti ha voluto subito chiarire la situazione: “Molti lo giudicano arrogante, ma non è affatto così. All’esterno giunge un’immagine che non corrisponde alla realtà”. Nel corso del meeting dell’Elite Club Coach Forum, tenuto ieri dall’UEFA a Nyon, Ancelotti ha proposto “la panchina lunga in Champions League, come stanno facendo in Italia”. Segue ancora le vicende italiane, con la certezza che un po’ di nostalgia ce l’abbia ancora.

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