Il mastino che regista non è

De Jong quando chiamato in fase di recupero palla fa vedere tutte le sue qualità, però poi se gli si chiede di impostare, da regista fatica”. Maurizio Compagnoni, noto telecronista di Sky, fa un distinguo sul centrocampista rossonero, portato ad interdire, meno ad iniziare l’azione, un problema che pesa particolarmente al Milan di oggi.

Le parole del giornalista fotografano perfettamente la situazione del Milan attuale. Davanti alla difesa c’è un mastino che potrà garantire equilibrio e copertura ma che, con la palla fra i piedi, non riesce a far ripartire l’azione e deve  per forza appoggiarsi a qualcun altro. Ma a chi ti appoggi quando affianco hai Flamini e Nocerino? Dalle parole di Allegri dopo l’Anderlecht si aspetta Montolivo come il classico salvatore della patria, ma può bastare?

Nigel De Jong non è Pirlo ed è stato preso per assicurare il lavoro che nell’ultimo anno e mezzo ha assicurato Mark Van Bommel. Troppo presto è per dire che non è all’altezza della situazione ma, il gioco non può certo appoggiarsi sull’olandese. D’altronde le caratteristiche si conoscevano già e con le idee chiare si è fatta questa scelta per la mediana. Magari con il Monto le cose miglioreranno, ma i lanci quest’anno stiamo certi che non partiranno dal centro.

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