I 76 anni di Silvio: più soddisfazioni dal calcio o dalla politica?

Gentilissimo Presidente Silvio Berlusconi,

oggi è il Suo 76esimo compleanno. Un terzo di questi anni li ha trascorsi inseguendo, finanziando e alimentando una passione chiamata Milan. E calcolando il periodo trascorso e speso nell’occuparsi della “cosa pubblica”, è più il tempo di vita dedicato al calcio e ai colori rossoneri, in particolare, che quello destinato alla politica.

Eppure la voglia e il desiderio di impegnarsi per il Paese non sono venuti meno nemmeno ora. Dopo tre elezioni politiche vinte, due perse, quasi dieci anni vissuti a Palazzo Chigi, presunte persecuzioni giudiziarie, attacchi dai cosiddetti “poteri forti” e altalene di consenso tra la gente, proprio Lei, caro Cavaliere, ha annunciato la volontà di ripresentarsi davanti agli italiani per convincerli ad affidarLe nuovamente l’amministrazione di questo straordinario Paese. Insomma, oggi come nel 1994, come nel 1996, come nel 2001, come nel 2008, Lei intende spendere tutte le Sue energie per questo nobile fine. Per quali soddisfazioni? Nessuno meglio di Lei potrà indicarceli, ma resteranno sempre risultati opinabili. Come vuole la dialettica, politica e non.

Meno opinabili sono i risultati sportivi. Sotto la Sua gestione il Milan si è laureato 8 volte Campione d’Italia, 5 volte Campione d’Europa e 3 volte Campione del Mondo. A questi trofei si aggiungono 6 Supercoppe nazionali, 5 europee e una Coppa Italia. Per un totale di 28 trofei ufficiali in 26 anni di gestione. Cifre vere, iscritte nella storia. Una storia fatta di gioie e di dolori. Come tutte le storie più belle. Una storia d’amore e di innamoramenti. Una storia splendida che non può e non deve finire.

E allora, caro Presidente, nel giorno del Suo compleanno Le dedichiamo questi ricordi, pur senza sottrarci dal chiederLe un impegno. Quello di rinnovare l’amore verso i colori rossoneri, con la stessa voglia e con la stessa caparbietà che vuole dimostrare in politica. Chi glielo farà fare? Il pensiero di poter continuare a scrivere quella splendida storia che finora ha prodotto 28 trofei. Si guarda avanti, non si torna indietro. E davanti il popolo rossonero non vedrà mai altro che le vittorie. Tutto il resto non fa rima con l’AC MILAN.

“Quello che ho fatto col calcio lo farò con la politica: far sognare“. Ora c’è di nuovo bisogno di sognare. Anche nel calcio.

Auguri, Presidente.

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