Monto-De Jong: se funzionano questi due…

Montolivo  – De Jong: a meno di cambi o imprevisti dell’ultimo minuto, Allegri dovrebbe schierare questi due giocatori davanti alla difesa, domenica al Friuli contro l’Udinese.

La notizia non è di poco conto. I due, arrivati nell’ultima sessione di mercato, non hanno ancora mai giocato insieme. Contro la Samp ha giocato Riccardo (De Jong doveva ancora arrivare), a Bologna l’olandese è entrato al 41’ per sostituire proprio Montolivo, che si era infortunato. L’infortunio dell’ex giocatore della Fiorentina gli ha fatto saltare i due match casalinghi con Atalanta e Anderlecht, partite che hanno invece visto titolare l’ex giocatore del Manchester City.

I due si completano e devono giocare assieme. L’uno, Monto, è il giocatore della rosa che possiede più qualità per costruire gioco, ma difetta nel fare da diga. L’altro, De Jong, è in grado di proteggere la difesa come pochi, ma l’attitudine da regista non è nelle sue corde.

Montolivo ha dato il meglio di sé a Firenze quando era affiancato da dei centurioni in grado di recuperare palla e consegnargliela. Con la Sampdoria Monto doveva fare entrambe le cose e non è andata bene, poiché è un giocatore più di invenzione che di lotta. Sia chiaro, è normale che sia così nel calcio, giocatori come Van Bommel e soprattutto Pirlo sono eccezioni.

De Jong ha fatto bene da filtro con Atalanta e Anderlecht, nonostante l’errore sul gol di Cigarini di sabato, in cui comunque tutta la difesa non è esente da colpe. E non ha ancora dimostrato tutto il suo valore, poichè è stato impegnato anche nel lanciare l’azione.

Ecco spiegato che i due si completano. Ovviamente chi scrive non ha la prova di questo, ma per la dimostrazione pratica basterà attendere domani, quando al Friuli i due debutteranno, insieme, davanti alla difesa.

E se i due funzioneranno, lasciandosi a vicenda solo il compito che hanno dimostrato di saper fare benissimo nella loro carriera, metà dei problemi di Allegri saranno risolti.

Questo perché il centrocampo è il reparto più importante in una squadra vincente, e il Barcellona degli ultimi anni lo ha dimostrato. Serve almeno un giocatore in grado di dirigere, e gli altri a proteggerlo (De Jong, più i vari Flamini, Ambrosini, Constant, Emanuelson). Con il doppio campito di recupero palla e di costruzione, il centrocampo offre contemporaneamente a difesa e attacco di poter lavorare con tranquillità, pensando solo a quello che devono fare, e non arrabattandosi per aiutare mediani e mezz’ale.

L’altra metà dei problemi di Allegri è rappresentata da difesa e attacco, ancora da aggiustare. Ma domani, anche se solo quei due funzionassero, e con  due giorni di riposo in più nelle gambe rispetto all’Udinese, si potrà vincere. E Allegri avrà qualche grattacapo in meno.

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