Peggio di Leonardo. E i tifosi lo capiscono…

La campagna abbonamenti rossonera è ufficialmente finita e un dato balza subito all’occhio, gli abbonati per la stagione 2012/13 sono solo 23.618 record negativo dell’era Berlusconi. Questo dato non è certo una sorpresa, dopo le illustri cessioni la dirigenza non poteva certo aspettarsi un boom di abbonamenti anzi ha dovuto anche rimborsare i 72 rimasi troppo scioccati dalla cessione di Ibrahimovic e Thiago Silva.

Rispetto all’anno scorso la differenza è di 7.000 abbonati, quasi un terzo del totale odierno. La differenza è anche abissale nel confronto delle ultime annate sebbene non fortunate del Diavolo. Con il Milan di Leonardo, reduce dalla cessione di Kakà si era arrivati a 29.413, c’era un certo Ronaldinho che invogliava la gente a venire allo stadio, nonostante le poche vittorie il pubblico vedeva un gioco che valeva il prezzo del biglietto.

Questo dato fa impallidire se paragonato con le altre big d’Europa, soprattutto il Bayern Monaco che dopo la sconfitta in finale di Champions avrà lo stadio tutto esaurito per le partite della Bundesliga, oltre il triplo degli abbonati rossoneri in uno stadio, seppur nuovo, meno capiente di San Siro. Anche in Italia il Milan non è la squadra con più abbonati, anzi viene battuta sia dai cugini che guidano la classifica con 30.772 sia dagli juventini con 27.400 che addirittura dalla Roma che dopo l’arrivo di Zeman ha riguadagnato entusiasmo con 24.200 abbonati. Il vero tifoso non dovrebbe abbonarsi solo quando la squadra va male o quando i dirigenti non comprano i campioni, anzi la squadra ha più bisogno ora del sostegno del pubblico. La cessione di Ibra e Thiago ha fatto disamorare molti tifosi e per farli ritornare allo stadio ci vorrà molto tempo, molto tempo e soprattutto risultati incoraggianti.

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