Prince si difende con Vieri: “La privacy ha dei limiti, un giocatore è un investimento delicato per un club”. E su Melissa…

La vicenda di spionaggio di Inter e Telecom nei confronti di Bobo Vieri, dopo la sentenza che ha condannato i nerazzurri a dover risarcire 1 milione di euro all’ex attaccante, non smetterà di far discutere in tempi brevi.

Ma è curioso (e condivisibile) la mano tesa che il centrocampista rossonero Kevin-Prince Boateng ha “prestato” a Vieri durante un passaggio dell’intervista concessa a Vanity Fair. Una difesa anche personale: “Per un grande club un giocatore è un investimento delicato, deve rendere. E’ normale che si facciano pressioni, che si impongano regole, anche di comportamento. Ma esistono dei limiti di privacy da rispettare: oltre, non ci sono giustificazioni”.

Parole che riguardano da vicino anche il Boa, lamentatosi in passato di esser stato “paparazzato” da qualche giornale di Gossip di troppo. Riferimento obbligato alla sua compagna Melissa Satta, che richiama “casualmente” il nome di Vieri: “Non mi pesa che abbiano avuto una relazione – sostiene Prince -, mi interessa che ora stia bene con me. Con lei ci siamo conosciuti un anno fa, durante la settimana della moda di Milano: così è iniziato un lungo e impegnativo corteggiamento. Lei faceva la difficile. Dopo due settimane ero perso di lei, pensavo solo: ‘Questa è la donna giusta per me’. Con lei volevo già tutto: fidanzamento, matrimonio e famiglia“.

Gli risponde Melissa Satta: “A luglio ho ricevuto l’anello di fidanzamento da Kevin. Le mie sensazioni? Paura, emozione, vuoto allo stomaco. Non mi aspettavo una cosa così: ho avuto uno scoppio di felicità al rallentatore. Le nozze? La promessa c’è. Ma non ho fretta, non sono di quelle che sognano da sempre il vestitone bianco. Aspettiamo momenti più tranquilli: magari la prossima estate. el mescolamento delle culture io vedo solo opportunità di crescita. Del resto, non lasceremo certo che l’opinione degli altri influenzi le nostre scelte di vita. E poi certi razzismi sono superati. Un figlio con Kevin? Gli ho subito detto che le porte della nostra casa sono sempre aperte per suo figlio. La famiglia si può solo allargare, mai restringere“.

Lasciatemi tranquillo e sereno e vedrete che torerò quello del primo anno (scudettato) in rossonero, insomma. Noi non vediamo l’ora. Magari con una famiglia a carico in più

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