Settembre rosso-nero: primo tour de force della stagione

7 partite in 20 giorni. L’operazione settembre nero, o meglio, rosso-nero, può dichiararsi ufficialmente aperta. Sì perché il Milan in questo mese sarà alle prese con cinque incontri di campionato e due di Champions League, e tra trasferte lontane e partite casalinghe che si preannunciano piene di insidie la squadra dovrà affrontare un vero e proprio tour de force. Importante sarà la gestione dei giocatori e delle sostituzioni da parte di mister Allegri, questione già fonte di dibattito nel precampionato: soprattutto nel post-partita della disastrosa sconfitta contro il Real Madrid datata 8 Agosto.

Però prima c’è la pausa per le nazionali a rinfrescare le forze rossonere. Non per tutti. Infatti ci sarà qualcuno che dovrà vestire la maglia della propria nazionale: saranno ben 11 i giocatori via per amichevoli e partite di qualificazione ai mondiali, tra i quali i cinque azzurri Nocerino, Pazzini, Acerbi, El Shaarawy e De Sciglio, i primi tre in nazionale maggiore, mentre gli ultimi due nella selezione under 21.

Così Allegri dovrà cercare di lavorare coi restanti per preparare al meglio la partita casalinga con l’Atalanta, e dare il via a questo intenso periodo di partite. Soprattutto dovrà spingere per il repentino reintegro degli acciaccati: rientri già con la squadra orobica previsti per Abate, Montolivo e Robinho, mentre Pato probabilmente ci sarà per la prima sfida di Champions.

Atalanta il 15 e Anderlecht il 18 a San Siro; ad Udine il 23; di nuovo in casa il 26 col Cagliari; il 29 a Parma; poi si passa ad inizio Ottobre con la lontana e gelida trasferta russa in casa dello Zenit di Spalletti il 3; per finire a Milano il 7 nel derby della madonnina contro l’Inter. Derby che quindi sembra diventare il gradino ultimo di una scala che rischia di essere molto pericolosa per mister Allegri.

L’ampia rosa a sua disposizione dovrebbe metterlo nelle condizioni migliori per riuscire a fare i punti desiderati, ma dietro l’angolo sono sempre in agguato le polemiche devastatrici che colpiscono lui e il suo staff a proposito di gestione degli infortuni e dello spogliatoio. Vedremo presto se l’allenatore rossonero arriverà in cima alla scala. Senza cadere, possibilmente.

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