Settimana meno amara, ma quanto siamo lontani!

Termina una settimana meno amara rispetto alle precedenti, ma che comunque ha fatto vedere un Milan ben lontano da quello che si aspettano i tifosi. Le prime posizioni della classifica sono lontane anni luce e lo spettro di un campionato di metà classifica si fa sempre più consistente. Il tanto atteso e, dopo il match contro il Cagliari, anche sperato, cambio di rotta, sembra ancora molto lontano. Certamente, però, bisogna invertire al più presto la tendenza, perché una società gloriosa come il Milan non può e non deve limitarsi a un campionato da comprimaria. IN RIBASSO.

Una rotta che sembrava poter essere invertita dopo l’incontro di mercoledì contro il Cagliari, nel quale, pur non giocando in maniera eccellente, i rossoneri si erano imposti, con merito, sfatando finalmente il maledetto tabù San Siro. Ieri pomeriggio, invece, la squadra di Allegri si è fatta fermare da un non brillantissimo Parma. Nonostante il risultato, però, c’è da dire che i rossoneri si sono mostrati più brillanti rispetto alle ultime uscite, palesando di essere in fase di ripresa. Certo, se i risultati non arrivano, tutto diventa più difficile, ma almeno si cominciano a intravedere un po’ di gioco e di corsa. IN RIALZO.

Protagonista assoluto di questo miglioramento di gioco è, senza alcuna ombra di dubbio, Stephan El Shaarawy. Il talento italo-egiziano è in uno stato di forma strepitoso, segna, inventa e soprattutto corre in maniera incessante per tutto il tempo. Spesso è persino l’ultimo uomo a coprire sulle ripartenze avversarie. Un momento magico, non solo dal punto di vista fisico, ma anche da quello mentale, poiché, nonostante la giovanissima età, è, al momento, il vero leader della squadra, il primo a trascinare i compagni e l’ultimo a smettere di inseguire gli avversari. Sembra incredibile, ma il possibile risveglio del Milan passa da questo campioncino, che potrebbe soffiare il posto a qualche attaccante più rinomato di lui, in procinto, si spera, di recuperare. IN RIALZO.

Concentrandosi sugli aspetti più prettamente tattici, nelle scorse settimane avevamo analizzato diverse sbavature nel gioco della squadra di Allegri, quali la lentezza nel ripartire e i tanti errori in fase di impostazione. Questa settimana, invece, sembra quasi scontato notare come il vero grande difetto del Milan, nella sua fase difensiva, sono le palle da fermo. Un problema che potremmo definire “storico”, visto che condiziona il Diavolo sin dalla grande epopea ancelottiana. Ad oggi, i rossoneri hanno subito sei gol in campionato e cinque di questi sono venuti tutte da palle inattive, calci d’angolo, punizioni o rigori che siano. Tralasciando ovviamente i rigori, quello che balza all’occhio è la facilità con cui gli avversari riescano ad avere la meglio sui calciatori milanisti sui palloni da fermo, vuoi per marcature un po’ troppo soft, vuoi per distrazione, vuoi, infine, per poca convinzione nei contrasti e nelle coperture. Un problema grosso, in gran parte causa dell’attuale posizione di classifica, sul quale Allegri deve fare urgentemente delle riflessioni e dei cambiamenti. IN RIBASSO.

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